Un’associazione onlus senza scopo di lucro legata a uno storico marchio automobilistico e che si pone l’obiettivo di arricchire il mondo motoristico cittadino per la valorizzazione del territorio (turismo, gastronomia) attraverso l’organizzazione di eventi ludico-sportiv. Collegandoli con iniziative di carattere benefico: ecco l’Abarth Club Terni, fondato da cinque soci e che vede alla presidenza Leonardo Federiconi. A fare da ‘tutor’ per l’avvio è stato il numero uno del Borzacchini Historic, Giorgio Natali.
La formazione e lo scopo
Il club è composto – al di là di Federiconi – dai soci Francesco Armeni, Roberto Nori, Alessandro Di Pasquale e Riccardo Siano. «Sono rimaste nella memoria – spiegano nel lanciare l’iniziativa – di tutti le 500, le 600, le 850 Abarth. La passione per i motori scorre nelle vene, la voglia di condividere, di socializzare e di aggregare ha fatto il resto con la fondazione del club. Lo scopo principale è arricchire il patrimonio attuale e storico-culturale del marchio e del motorismo in generale a Terni tramite la creazione di eventi, oltre che per la valorizzazione del territorio». Focus anche sulla solidarietà: «Vogliamo legare le attività ludico-sportive a manifestazioni sociali di beneficenza per la raccolta di fondi».
Svago
I cinque soci sottolineano che «attraverso il club si possano creare non solo situazioni aggregative scaturite dalla passione per i motori, ma unitamente alle collaborazioni che via via si andranno a formare anche situazioni per sensibilizzare i cittadini su due temi quali ‘i motori a Terni’ e ‘aiutare il prossimo’. Visitare luoghi caratteristici del territorio, percorrere strade storiche – nel rigoroso rispetto del codice della strada – e terminare la giornata in una delle trattorie tipiche o ristoranti dela zona non farà altro che rendere il tutto una giornata di svago, associazione, aggregazione e solidarietà». I club Abarth – ufficiali e non – sono circa 40 in Italia. Natali ne ha approfittato per ricordare che «Terni è patria di motori e non a caso è l’unica città al mondo che può vantare tre campioni come Mario Umberto Borzacchini, Libero Liberati e Paolo Pileri, e oggi abbiamo Danilo Petrucci. Non può che essere un piacere e un orgoglio per tutti».
