Serviranno quasi 5 miloni di euro (4 milioni e 750 mila, per la precisione), per rendere antisismico il palazzo della Provincia di Perugia, in piazza Italia, sede anche della Prefettura.
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Interesse monumentale e archeologico, ma anche funzionale
L’ opera verrà finanziata secondo un programma di spesa suddiviso nel triennio 2019-2021. Il primo acconto di 208.724,09 euro verrà erogato alla Provincia di Perugia per sostenere le prime spese della progettazione (che si concluderà presumibilmente entro aprile 2020). Nelle successive annualità (1.739.367 euro nel 2020 e 2.802.210 euro nel 2021) verranno erogate le risorse per i lavori la cui conclusione è prevista entro il 2021. «Si tratta indubbiamente di uno degli interventi più significativi ed importanti che mettiamo in campo nel programma di prevenzione e di riduzione del rischio sismico degli edifici pubblici strategici della nostra regione – ha detto in proposito l’ assessore regionale ai lavori pubblici, Giuseppe Chianella – oltre a preservare un bene di straordinaria valenza storica, l’intervento permetterà sempre migliori performance nella gestione delle emergenze». L’edificio oggetto di intervento è di interesse monumentale ed archeologico, fondato sulla Rocca Paolina, all’interno di un’area a traffico limitato ed ospita la prefettura con la sala operativa di protezione civile nonché sede del presidente della provincia e del consiglio provinciale.
Spesi 26 milioni di euro per la riduzione del rischio sismico
«Anche tenendo conto della forte sismicità dei nostri territori – prosegue Chianella – abbiamo tenuto sempre alto il livello dell’ impegno nella tutela del patrimonio edilizio pubblico e privato, tanto che, solo negli ultimi sette anni, senza tenere conto dei finanziamenti straordinari arrivati a seguiti di eventi sismici e attraverso una programmazione annuale, abbiamo investito 26 milioni di euro per interventi di riduzione del rischio sismico su 28 edifici pubblici strategici ai fini della protezione civile e 6 milioni di euro su interventi di prevenzione sismica su 150 edifici privati (abitazioni principali, attività commerciali e/o produttive)».
