Dopo oltre 20 anni passati a pagare un onerosissimo mutuo, il signor Luciano si è trovato con una sorpresa nella cassetta della posta: dalla filiale folignate della sua banca, gli arriva una lettera con cui gli si chiedeva un ultimo pagamento per chiudere definitivamente le pendenze: un euro e 81 centesimi. Richiesti con ben due lettere di sollecito.
La lettera
Già, una somma così piccola che probabilmente è costato più mandare la richiesta; fra carta, inchiostro, busta e spedizione. Ma si sa, la logica è merce rara in certi meccanismi burocratici. Così, il signor Luciano ha pensato bene di rendere pubblica l’assurda richiesta e lo ha fatto con un filo di ironia: «In effetti – racconta – il pensiero di questo debito con la mia ex cara banca non mi faceva dormire sonni tranquilli, sempre con la paura di un qualche procedimento di riscossione coatta a mio carico».
E i grandi debitori?
«Quindi – continua il signor Luciano – anche per evitare ulteriori disagi al solerte amministratore che di suo pugno ha firmato le mie due lettere di sollecito, ho preso l’auto, mi son pagato due euro per il parcheggio (è costato quindi più il parcheggio che l’estinzione del debito; ndr) e sono andato nell’unica desolata filiale della mia banca rimasta a Foligno, l’ho fatto anche per dare un chiaro segnale ai tanti grandi debitori che ancora non hanno trovato il tempo o non gli siano giunti puntualmente i solleciti per restituire il denaro come al sottoscritto, con cifre ben superiori alle mie».