Ternana e Longarini, via al ‘nuovo corso’

Il presidente Masoni avrà il suo bel da fare tra conti, rapporto con la piazza e programmazione sportiva

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di S.F.

«Qui si parla di amministrazione societaria e non dell’aspetto sportivo, sono un uomo d’azienda e non di calcio. Il calcio professionistico a Terni deve proseguire e la famiglia Longarini sarà più presente che mai». Che di allenatore, Vittorio Cozzella e giocatori se ne sarebbe parlato poco lo si è intuito subito nella conferenza di Giuseppe Matteo Masoni, Simone Longarini e Stefano Dominicis. Una serie di ‘mea culpa’ e garanzie sulla nuova programmazione. C’è un problema ed è sintetizzabile in quel «vedremo per la parte sportiva, intanto ci siamo iscritti», ribadito più volte da uno dei figli del ‘patron’ Edoardo.

Masoni e Dominicis

Masoni e Dominicis

Calma, pazienza e fiducia Bene tranquillizzare la piazza, sottolineare il nuovo ‘impatto’ che avranno i Longarini sulla Ternana, ammettere i propri errori – Deodati in primis, seppur mai nominato – e rilanciare il settore giovanile, rendendolo «più umbrocentrico» e fruibile per i ragazzi ternani. A questa sicurezza palesata sul lato societario si aggiunge però il temporeggiamento e i dubbi sulla progettazione puramente sportiva: «Il 12 inizierà il ritiro e ci sarà l’allenatore, dateci tempo e fiducia. È una data zero».

Ritardo in crescendo Il problema è che la società di via Aleardi, tra arresti e inchieste, è ancora senza il sostituto di Attilio Tesser e una minima certezza tecnica sarebbe già dovuta esserci ora. In merito ai pochi – undici al momento – giocatori a disposizone, Longarini ha preso ad esempio il Vicenza dello scorso anno: «Sono arrivati in alto nonostante i tanti acquisti nella parte finale del mercato». Solo che a differenza dei rossoverdi, i veneti erano stati ripescati ufficialmente in B a fine agosto, costringendo la dirigenza a correre ai ripari in fretta e furia.

La base «Saranno di più, ma comunque undici giocatori non sarebbero pochi per partire». Parola di Longarini che, seppur con la cessione di Avenatti vicina e la presenza di soli nove giocatori di movimento tra i ‘superstiti’ della stagione conclusa, ritiene sufficiente un’eventuale avvio del ritiro di Norcia con la formazione attuale, in attesa degli acquisti. Al momento, a comporre la rosa delle ‘Fere’, sono i portieri Sala e Gava, i difensori Masi, Vitale, Meccariello (salterà i primi giorni causa impegno alle ‘Universiadi’, giovedì doppietta al debutto) e Valjent, il centrocampista Palumbo e gli attaccanti Falletti, Russini, Ceravolo e Avenatti. Tra loro non ci saranno né l’ex capitano Fazio, accasatosi al Trapani, né Janse: «La Ternana è estranea alla vicenda e il giocatore coinvolto non è più un nostro tesserato», ha dichiarato a riguardo Masoni. Intanto venerdì sono stati revocati i domilicari ad Antonino Pulvirenti e Pablo Cosentino, rispettivamente ex presidente e amministratore delegato degli etnei: il gip Di Giacomo ha ritenuto attenutate le esigenze cautelari dopo le dimissioni. Per loro passaporto ritirato e obbligo di firma quattro giorni a settimana.


Masoni dopo il colloquio con i tifosi

Masoni dopo il colloquio con i tifosi

Vaghezza Un’alone di incertezza pende inoltre sul futuro di Vittorio Cozzella. Longarini è stato chiaro: «Ha un anno di contratto e noi gli accordi li rispettiamo. Vedremo se i nostri programmi collimeranno». E che i rapporti tra le parti non siano così stretti lo conferma l’assenza alla conferenza di presentazione del CdA del direttore sportivo campano, che a umbriaOn aveva ammesso di non essere stato troppo in contatto con la proprietà. Un Simone Longarini che si è poggiato sull’aspetto contrattuale per confermare Cozzella: se realmente sarà così e, nel caso, in che ruolo è tutto da verificare. Con Marco Valentini pronto a inserirsi.

La questione economica Altro punto rilevante esposto da Simone Longarini e Giuseppe Matteo Masoni ha riguardato la stabilità economica della Ternana. Dopo un ‘sanguinolento’ 2014 – al 30 giugno dello scorso anno l’utile d’esercizio segnava un -12 milioni e 233 mila euro, con 11 milioni e 700 mila di debiti verso i fornitori – la proprietà ha deciso di tagliare i costi per riequilibrare una situazione arrivata, come specificato dal figlio del ‘patron’, «a causa di investimenti sbagliati». Masoni e Longarini hanno voluto precisare che «ora c’è un equilibrio patrimoniale, altrimenti non ci saremmo iscritti, e l’obiettivo è trovarlo finanziariamente. La situazione è abbastanza sana». Un taglio generale che ha coinvolto anche il settore giovanile che, non a caso, la proprietà vuol far sviluppare in maniera più «umbrocentrico». Dando la precedenza ai talenti del posto e non, magari, andarli a pescare giocoforza tra Lazio e Campania.

MASONI SUL NUOVO ALLENATORE, VIDEO

La nuova forza lavoro La sicurezza per eccellenza espressa dal nuovo CdA è pero relativa alla ‘prima’ di Edoardo Longarini nel consiglio della Ternana. Una presenza che, per il momento, spegne le voci di una possibile cessione: «Abbiamo incontrato persone poco serie negli ultimi tempo – ha commentato Simone Longarini in merito – e non c’è nessuno che possa garantire un futuro alla Ternana come noi. Se c’è qualcuno che ritiene di poter far meglio, si accomodi pure». Insomma, di acquirenti ‘forti’ al momento non ce ne sono.

Qualche tifoso non è stato convinto

Qualche tifoso non è stato convinto

IL PRESIDENTE MASONI: «SARÒ PRESENTE», VIDEO

La presenza Un rapporto logorato da errori – ammessi da Longarini – e un distacco perenne da tifoseria e piazza. Via Zadotti, mai amato dai supporter di fede rossoverde, e dentro Masoni, che ha fin da subito tastato i dubbi e le aspettative dei ternani nell’incontro avuto con i tifosi. Il neo presidente della Ternana ha messo subito in evidenza che ci sarà un cambio rispetto alle abitudini del passato: «Sarò presente, il contatto sarà quotidiano per garantire il massimo sostegno». E, anche in questo caso, ci sarà da attendere per accertare la bontà di queste parole, così come quelle di Simone Longarini in merito all’immediato futuro: «La Ternana avrà un ruolo importante». L’impressione è positiva, ora servono i fatti. A partire dalle basi per l’annata 2015-2016: allenatore, giocatori e dirigenti. Non si può prorogare ancora un già grave – nonostante la vicenda Zadotti – ritardo.

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