Dopo aver annunciato di essere guarita, Pamela, la mamma coraggio di Montefalco volata in Israele per curare il suo tumore, scoperto mentre era incinta, annuncia, sempre via social, che domenica tornerà in Italia. E lo fa proprio nel giorno in cui la Regione Umbria annuncia che la cura cui la donna si è sottoposta con mille difficoltà sarà presto disponibile anche in Italia.
L’annuncio di Bartolini
In seguito al via libera da parte dell’Agenzia italiana del farmaco al trattamento con Car-T (Chimeric antigen receptor) dei pazienti italiani per i quali viene riconosciuta l’indicazione terapeutica, l’assessore regionale alla salute, Antonio Bartolini, ha incontrato il professor Brunangelo Falini e il commissario straordinario dell’azienda ospedaliera di Perugia, Antonio Onnis, per mettere a punto la strategia, non solo per la somministrazione della terapia – che rappresenta un nuovissimo metodo di cura per i pazienti affetti da tumore del sangue -, ma anche per l’eventuale produzione in Umbria della terapia cellulare.
Unico centro idoneo in Umbria a Perugia
«GiĂ lo scorso maggio, mentre si era ancora in attesa dei provvedimenti di autorizzazione all’immissione in commercio e rimborsabilitĂ delle terapie con Car-T da parte di Aifa – ha reso noto l’assessore Bartolini – la giunta regionale ha individuato la struttura complessa di ematologia e trapianto di midollo osseo dell’azienda ospedaliera di Perugia come unico centro dell’Umbria idoneo all’utilizzo delle terapie geniche Ca-rT prodotte dalle case farmaceutiche. Inoltre, è stato deciso di proporre alla conferenza delle Regioni di realizzare al Creo dell’ospedale di Perugia, il laboratorio regionale per la produzione di tali cellule». «Per tale finalitĂ – ha continuato Bartolini – dal Governo sono state stanziate ingenti risorse che dovranno essere utilizzate per la realizzazione sul territorio nazionale di 6 centri di eccellenza in grado di effettuare attivitĂ di ricerca, produzione e trattamento del paziente affetto da patologie tumorali eleggibili alla terapia genica Car-T – Cell».
La proposta della Regione
«I risultati degli studi clinici – ha proseguito – hanno dimostrato finora una straordinaria efficacia delle Car-T, inducendo gli enti regolatori, americano (Fda) prima ed europeo (Ema) poi, ad approvare l’utilizzo delle Car-T prodotte da due industrie farmaceutiche, con costi che sono al momento molto elevati. In considerazione della rilevanza, dell’innovativitĂ delle terapie e della loro prevedibile evoluzione, nonchĂ© delle ricadute in termini sia economici che organizzativi sul sistema sanitario, è stato avviato un confronto tra le Regioni, l’Aifa e il ministero della salute, per la definizione di un percorso condiviso di programmazione e di gestione dell’introduzione di tali terapie a carico del Sistema sanitario nazionale, mentre la commissione tecnico scientifica dell’Agenzia Italiana del Farmaco ha individuato i requisiti minimi che dovranno possedere i centri per essere sottoposti alla qualifica da parte delle ditte produttrici». Considerato che il Centro di ematologia e trapianto di midollo osseo dell’azienda ospedaliera di Perugia è riconosciuto, sia per livello di qualitĂ e appropriatezza assistenziale sia per attivitĂ di ricerca di base e traslazionale, centro di eccellenza sul piano nazionale e internazionale, la Regione ha ritenuto opportuno «proporre la struttura come centro per la somministrazione e anche per la produzione di terapie cellulari, prevedendo di effettuare i necessari adeguamenti strutturali e organizzativi e di creare presso il Creo un laboratorio specializzato per la produzione delle cellule»