di Alice Tombesi
A pochi giorni dalla giornata mondiale sulla sclerosi multipla (che ricorre il 30 maggio), รจ tutto italiano, e in gran parte ternano, il merito per aver concluso con ottimi risultati la โfase unoโ della sperimentazione clinica che prevede il trapianto di cellule staminali cerebrali umane in quindici pazienti affetti da sclerosi multipla secondaria progressiva: ยซIl progetto รจ cominciato nel 2018 e si รจ conclusa da poco la prima parte che prevedeva lโimpiego delle cellule in pazienti affetti da questa patologia per valutare la tolleranza del trattamento e possibili effetti collateraliยป spiega il dottor Carlo Conti, primario del reparto di neurochirurgia dellโazienda ospedaliera โSanta Mariaโ di Terni, che insieme alla sua equipe ha effettuato i trapianti.

Un impegno da ampio raggio
Alla base del trial clinico cโรจ la collaborazione di diversi enti che, lavorando in sinergia, hanno contribuito alla realizzazione e conclusione di questa fase iniziale. Per prima la Fondazione cellule staminali di Terni, la cui ricerca รจ stata finanziata per la gran parte dalla Fondazione Carit: ยซDal 2006 abbiamo versato piรน di un milione e mezzo di euro per implementare la ricerca. Le cellule sono state prodotte e trapiantate a Terniยป, spiega il presidente Luigi Carlini. Lโospedale di Terni ha collaborato anche con lโuniversitร di Milano Bicocca e lโospedale cantonale di Lugano. Una sperimentazione affiancata dallโassociazione Revert Onlus โ coordinata dal professor Angelo Vescovi โ da anni promotrice della ricerca sulle cellule staminali cerebrali per trovare una cura alle malattie neurodegenerative, e dalla Fondazione Casa Sollievo della Sofferenza, Opera di San Pio da Pietralcina.
Segnali incoraggianti
La sperimentazione, cominciata nel 2018, รจ un primo passo verso lo sviluppo di un protocollo per trattare i pazienti affetti da sclerosi multipla: ยซCon la prima fase abbiamo testato lโutilizzo delle cellule staminali cerebrali e tenuto dโocchio possibili effetti collaterali sui pazienti. I risultati sono stati positivi. A questo punto รจ previsto lโavvio di una โfase dueโ che consiste nella certificazione della sperimentazione della โfase unoโยป afferma il dottor Conti. I quindici pazienti scelti sono stati divisi in quattro gruppi e trapiantati con dosi crescenti di cellule. Dimessi tutti entro le 48 ore dal post operatorio, non hanno manifestato effetti collaterali nei mesi seguenti. Il risultato fa ben sperare โ e da qui il merito โ in un futuro trattamento con benefici tangibili.
Lโaspetto etico
Il Covid non ha interrotto, bensรฌ solo rallentato, il lavoro dei ricercatori, neurologi e neurochirurghi del team. Anzi, durante questo difficile periodo, i pazienti sono stati tutelati e al contempo hanno potuto portare avanti il trial clinico, con lโultimo paziente trattato lo scorso 20 maggio. Non tarda ad arrivare anche il ringraziamento di monsignor Vincenzo Paglia, presidente della Pontificia accademia per la Vita, per il contributo della Revert Onlus: ยซLa ricerca รจ unica nel suo genere perchรฉ scevra da qualunque problematica etica e morale e questo ci rende ancora piรน fieri dei risultati ottenuti e ci fa guardare al futuro con maggiore ottimismo, sempre nel rispetto della vita. I malati meritano di avere risposte e opzioni di cura ed รจ solo un lavoro serio e costante che puรฒ soddisfare tutto ciรฒ, con gratuitร ยป.
Speranza in una fase difficile
Lโunione di menti brillanti nel panorama della medicina italiana riporta in primo piano la necessitร di lasciare che sperimentazioni, e quindi possibili futuri trattamenti a malattie ancora senza cura, abbiano lo spazio vitale e i fondi economici per potersi sviluppare e crescere. Un barlume di speranza anche nei tempi piรน bui, come quello che stiamo vivendo, per chi di speranza non ne aveva piรน e la fiducia nella collaborazione tra chi mette in campo le proprie forze per regalare una vita migliore.
Il plauso di Nevi
Cosรฌ il deputato Raffaele Nevi sui passi avanti della ricerca: ยซร straordinaria la notizia della conclusione, con ottimi risultati, della โfase unoโ della sperimentazione clinica che prevede il trapianto di cellule staminali cerebrali umane in quindici pazienti affetti da sclerosi multipla secondaria progressiva. Un grande lavoro โ afferma Nevi โ realizzato grazie alla collaborazione di diversi enti italiani, che vede anche Terni come protagonista in questa sperimentazione. Voglio infatti congratularmi in primis con il dottor Carlo Conti, primario del reparto di neurochirurgia dellโazienda ospedaliera โSanta Mariaโ di Terni che, insieme alla sua equipe, ha realizzato i trapianti. Non posso non ringraziare per il contributo anche la Fondazione cellule staminali di Terni, che ha contribuito alla realizzazione di questa sperimentazione grazie al sostegno della Fondazione Carit di Terni che si รจ impegnata in questi anni per finanziare la ricerca. Non nascondo la felicitร di apprendere queste notizie che vedono il nostro ospedale al centro di importanti progetti per la tutela della nostra salute e spero che questo percorso intrapreso, con le successive fasi, dia i risultati che tutti noi ci auguriamo contro questa terribile malattiaยป.