Aveva 87 anni Carlo Alberto Beffa, era originario di Deruta, ed ĆØ ricordato – fra le altre cose – per essere stato uno degli ingegneri più abili, in Umbria, nel progettare e creare con l’acciaio. A piangerlo ĆØ anche il Panathlon Club di Perugia, di cui era socio da moltissimi anni, oltre ad esserne stato vice presidente.
‘Maestro’ dell’acciaio
Ā«Laureatosi a La Sapienza di Roma in ingegneria industriale nel 1965 e facente parte dell’ordine degli ingegneri di Perugia – ĆØ la nota del Panathlon perugino -, aveva operato a livello regionale e nazionale come progettista di strutture in acciaio. Si ricorda il suo contributo professionale alla costruzione dello stadio ‘Curi’, dell’autodromo di Magione, del campanile della chiesa parrocchiale di Ponte San Giovanni e di numerose altre strutture come ponti, tribune, edifici industriali. Carlo Alberto Beffa era una figura di riferimento, un maestro quando si trattava di utilizzare l’acciaio, materiale di cui era profondo conoscitoreĀ».
Il ricordo
Ā«L’ingegner Carlo Alberto Beffa e l’architetto Bruno Signorini, scomparso di recente, avevano costituito un sodalizio tecnico e culturale di eccezionale livello operante non solo in Umbria ma anche e soprattutto a livello nazionale, legando i propri nomi a realizzazioni entrate nella storia dell’ingegneria industriale. Nel 2018 per i tipi dell’editore ‘Il Formichiere’ di Foligno – ricorda il Panathlon attraverso Gino Goti -, aveva prestato la sua esperienza e la sua professionali, unitamente ad altri colleghi, alla stesura del libro ‘Progettare e costruire in acciaio’, un manuale per ingegneri scritto da ingegneri, inserito nella collana ‘I quaderni della Fondazione Ordine degli ingegneri di Perugia’. La sua voce, i suoi consigli, i suoi pareri, la sua esperienza erano contributi preziosi anche nella vita e nell’attivitĆ del Panathlon Club di Perugia il cui presidente Alessio Burini, anche a nome degli altri soci, rivolge le più sentite condoglianze alla famigliaĀ».