La scazzottata, per fortuna, non aveva avuto gravi conseguenze. Nonostante uno dei due ‘contendenti’ avesse anche estratto un coltello a serramanico, usato ‘solo’ per minacciare l’altro. Il fatto, dai risvolti politici, risale al 15 febbraio del 2015 ed ha portato alla condanna di entrambi i coinvolti, secondo quanto deciso in prima istanza dal tribunale di Terni. Quel giorno un ternano che oggi ha 53 anni, noto per essere di sinistra, si trovava in piazza della Repubblica mentre in zona si era da poco conclusa una manifestazione di un movimento politico di estrema destra. Con uno dei partecipanti all’evento – 42enne di origini pugliesi -, con il quale forse si conosceva di vista, erano subito scattati degli sguardi tutt’altro che amichevoli. Da lรฌ i due erano passati alle parole e quindi ai ‘fatti’: dopo un paio di colpi proibiti, il 42enne aveva estratto il coltello, costringendo l’altro, sorpreso dal gesto, ad indietreggiare per evitare il peggio. Cosรฌ facendo era caduto insieme ad un paio di passanti ma di lรฌ a poco la situazione si sarebbe calmata anche con l’arrivo delle forze dell’ordine. Alla fine, anche a seguito delle indagini della Digos, da quei fatti รจ scaturito il procedimento penale che ha visto la condanna di entrambi. Il 42enne pugliese, difeso dall’avvocato Fabio Lancia, a due mesi e tre giorni di reclusione – pena sospesa e non menzione nel casellario -, oltre ad un risarcimento di 500 euro alla controparte. Il 53enne ternano, difeso dall’avvocato Gabriella Caponi, a 516 euro di multa oltre ad un risarcimento di 200 euro.