Covid, ospedale Terni: modulo 12 posti TI entro il 25 febbraio

La presidenza del Consiglio dei ministri ha indicato la ‘scadenza’ per la consegna del prefabbricato: c’è l’affidamento d’urgenza per avviare le opere propedeutiche

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di S.F.

«Riavvio dei tempi contrattuali con termine per la consegna dei moduli prefabbricati entro il 25 febbraio». Questa la ‘scadenza’ comunicata dalla presidenza del Consiglio dei ministri alla società veneta Operamed: riguarda la struttura da sviluppare – nell’area limitrofa al pronto soccorso dell’ospedale di Terni – per i 12 posti ulteriori di terapia intensiva nell’ambito dell’emergenza Covid-19. La tenda della Croce rossa italiana è già smontata da giorni e ora si procede con tutte le operazioni propedeutiche per la novità in arrivo. C’è l’affidamento d’urgenza per la modifica e l’ampliamento dell’impianto elettrico esistente.

LO SMONTAGGIO DELLA TENDA CRI
15 GENNAIO, L’APPROVAZIONE DEL PROGETTO ESECUTIVO

La situazione attuale

Si va di corsa

Deadline fissata e partenza delle opere utili al posizionamento del modulo. C’è necessità di lavorare sulla cabina elettrica per alimentare il nuovo blocco di terapia intensive tramite una specifica linea privilegiata asservita ai gruppi elettrogeni esistenti: il ‘Santa Maria’ ha deciso – stimato un importo di poco superiore ai 10 mila euro, il decreto semplificazioni consente di agire così – di procedere con l’affidamento diretto senza perdere troppo tempo. Anche perché non è stato possibile svolgere l’attività «attraverso il personale tecnico dipendente della struttura complessa tecnico-patrimoniale medesima in quanto oltremodo impegnato».

I DETTAGLI DELLA PROPOSTA DI INVITALIA: ECCO IL MODULO PREFABBRICATO

Il rendering dell’interno

Chi se ne occupa

Progettazione e sviluppo della modifica sono in mano al perito industriale David Francesconi che, all’invito della direzione ospedaliera, ha risposto offrendo un ribasso del 10%. «La proposta di layout – ha specificato Operamed – è stata formulata considerando un collegamento con la struttura esistente che potesse risultare strategico e consentisse agevolmente la creazione di un’ampia zona di ingresso, con collegamento diretto agli ambienti puliti e all’area di degenza, in modo da garantire la separazione dei flussi di utenza. L’area di degenza complessiva risulta di 152,4 metri quadrati per un corrispettivo di 15,3 mq a posto letto, tutti attestati alle pareti perimetrali del blocco».

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