L’avversario in forma, l’alternare i giocatori, i 48 allenamenti da qui al termine della stagione, l’essere considerati bomber nel calcio attuale e nel passato. E l’essere ‘anormali’ nel mondo del pallone odierno interessandosi alla politica: un Cristiano Lucarelli a 360 gradi quello protagonista domenica mattina nella conferenza stampa pre-partita con la Casertana, uno dei scogli principali dei 77 giorni – sperando non ci sia bisogno di ulteriori gare per conquistare la promozione in serie B – che restano per concludere il campionato. Il calcio d’inizio è fissato per le 21 di lunedì con direzione arbitrale affidata a Pashuku della sezione di Albano Laziale.

Casertana on fire: «Ho bisogno di undici allenatori in campo»
Il Bari è in costante affanno e con un ambiente in subbuglio. Le Fere sono riuscite ad allungare in classifica pur mostrando qualche difficoltà – ci si era abituati bene – in più negli ultimi match. Tutto prosegue come deve in definitiva. Lucarelli in primis ci tiene ad elogiare l’avversario di turno: «La Ternana – si inizia dalla statistica – è trent’anni che non batte la Casertana in casa. Massima attenzione anche perché questa settimana non mancherà la nuvoletta di Fantozzi per il meteo, oggi e lunedì ci farà compagnia». I campani hanno vinto cinque delle ultime sei partite disputate: «Si è rinforzata molto a gennaio ed ha un bravo allenatore come Federico Guidi, le sue squadre sono molto propositive e di gamba con un atteggiamento molto compatto nelle due fasi. Verranno con l’obiettivo e non il sogno di portar via punti da qui. Ho bisogno di undici allenatori in campo che sappiano leggere i momenti della partita», il pensiero del tecnico livornese.

Le incognite ed i tatticismi
«Un percorso – ha aggiunto Lucarelli in merito alle prestazioni più recenti – non può essere sempre fatto di performance al 100% per intensità, non saremmo umani. Ci sono tante incognite nel girone di ritorno, al momento le abbiamo sempre superate con ciò che serve. E affrontare la più in forma del campionato può essere un vantaggio: preferisco confrontarmi sempre con squadre che stanno bene e che magari cullano l’obiettivo di prenderci punti. Lo scalpo della Tenana darebbe prestigio a chiunque in quessta fase. Guidi non verrà a fare catenaccio». Cenno sullo stato della squadra: «Partipilo? ll problema gastrointestinale lo ha avuto nell’immediato mercoledì e nello spogliatoio si avvertiva (molto bravo il trainer toscano nel dire frasi simpatiche o ironiche per spezzare il ritmo), non ci sono problemi. Defendi farà un warm-up stamane e poi decideremo se portarlo o dargli qualche giorno in più per recuperarlo. Di principio meglio un cavallo sano che uno stanco o zoppo». Quindi il consueto avviso: «Mancano 48 allenamenti da qui al 25 aprile. Non ci sarà più tempo per fare carichi di lavoro importanti e può succedere di tutto».
Veline, bomber e politica
Non può mancare un complimento ai suoi: «La normalità è quella che sta vedendo ora. I ragazzi sono stati bravi a raddoppiare le 6-7 grandi partite di cui parlavo ad inizio anno, ne hanno fatte 13-14 di grande qualità con un calcio bello da vedere». Poi si parla anche di altro: «Meglio che la Ternana resti nascosta al di fuori di ogni argomento. Se non si parla di noi – si riferisce anche ad articoli riguardanti la sua visione legata a contesti extra sportivi, oltre ai vari record – sono più contento, mi gratto sempre ormai. Mi è già successo di essere sottovalutato da giocatore. Questo calcio ti vuole lobotomizzato ed essere normali, ovvero leggere un giornale politico o guardare una trasmissione, viene considerata un’anormalità». Chiusura con una battuta, ma nemmeno troppo: «Oggi per essere considerati bomber – dice ciò dopo aver elencato il suo score in carriera – basta mettere un paio di video o far finta di fidanzarsi con una bella velina. E sei una divinità». Difficile dargli torto. Meglio pensare alla Casertana. Alla fine Defendi non è nella lista dei 24 convocati. Out anche Diakité e Celli.