Sanità, a Perugia e Terni lavoratori di nuovo in presidio

I sindacati: «Gli accordi su passaggi di fascia e vestizione vanno rispettati. Pronti a continuare la mobilitazione»

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«Siamo in presidio ancora una volta perché le aziende Usl Umbria 1 e Usl Umbria 2 non vogliono rispettare gli accordi sottoscritti». È scattata ancora una volta, venerdì mattina, a Perugia e Terni la mobilitazione delle lavoratrici e dei lavoratori della sanità umbra, insieme alle sigle sindacali di riferimento, Fp Cgil, Fp Cisl, Uil Fpl, Fials e Nursing Up, per protestare contro il mancato rispetto da parte delle direzioni aziendali delle Usl degli accordi in materia di passaggi di fascia e vestizione.

I primi risultati

«La mobilitazione ha portato subito un primo risultato – spiegano i sindacati – ad aprile 2022 sarà pagata la prima tranche delle progressioni economiche, ma noi non ci fermeremo. Vogliamo il rispetto completo degli accordi per il 100% di lavoratrici e lavoratori in due anni. Quando si firmano gli accordi non si torna indietro – concludono le sigle sindacali della sanità – e noi li faremo rispettare, in piazza con la mobilitazione, ma anche in giudizio se sarà necessario con un articolo 28, condotta antisindacale, verso le due aziende».


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