«Studi Cecconi, lei non è in grado di capire la lingua italiana». «Basta ad attività che tendono ad offendere sul piano personale, presidente è lei che deve intervenire». Question time a Terni e ancora scintille tra il sindaco Stefano Bandecchi – risponde tutto a lui ancora una volta – e il consigliere di FdI Marco Celestoni Cecconi: tutto nato dal doppio botta e risposta sul canoni idrici e il progetto pilota socio-culturale per l’impatto sulla sicurezza con impiego dei vigilantes. Quantomeno niente a che vedere con i fatti di fine agosto.
Canoni
In sostanza Cecconi ha chiesto aggiornamenti, documenti e delucidazioni rispetto al tema dei canoni idrici e la volontà del Comune nei confronti di Enel/Regione. Il sindaco dal canto suo ha spiegato che la «questione non è risolvibile in quattro mesi», tirando in ballo la necessità di appoggiarsi a professionisti dell’università degli studi di Perugia per vedere che succede a Piediluco e di arrivare al 2028 con una propria società piuttosto che ridare la concessione al privato. «Il Comune sta andando nella direzione presa». Sponda FdI la lunga replica non è stata ritenuta soddisfacente, in particolar modo per la documentazione non fornita.
Sicurezza
Poi focus sul progetto sicurezza con impiego dei vigilantes della Securpool: «È stato discusso con le autorità per la pubblica sicurezza a Terni?», una delle domande poste da Cecconi a Bandecchi. Il sindaco, in risposta, ha parlato di «territorio aggredito dalla criminalità » appoggiandosi sui dati de Il Sole 24 Ore e del fatto che la «nostra polizia Locale è di 86 persone, età media 57 anni e non è in grado di fare certe cose». Citando poi i singoli nomi del team Unicusano coinvolto e dei 1,2 milioni investiti su tale iniziativa. «Evidente la dicotomia tra università e Comune del sindaco, doppio ruolo. Nessuna risposta – la replica del consigliere FdI – è stata data e il progetto non è stato incardinato nel comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza. Si è agito di imperio». Da qui il breve botta e risposta con la frase di Bandecchi («non è in grado di capire la lingua italiana») e l’input di Cecconi nei confronti di Raffaello Federighi, l’odierno presidente del consiglio comunale.