
Un gesto autolesionistico tremendo, compiuto nella tarda serata di giovedì da una donna 34enne originaria della Moldavia e residente a Collazzone (Perugia). Che, per cause in corso di accertamento anche da parte delle forze dell’ordine e, probabilmente, anche per problematiche personali di carattere psicologico, ha tentato di tagliarsi una mano. A salvarla sono stati i sanitari dell’ospedale ‘Santa Maria’ di Terni, in particolare lo staff di chirurgia della mano diretto dal dottor Luca Braghiroli, che hanno eseguito un intervento delicato e complesso in piena notte, andato avanti per oltre quattro ore (dalle ore 1.20 alle 5 circa). A riportare la notizia è il quotidiano ‘Il Messaggero‘ con un articolo a firma di Umberto Giangiuli. Secondo quanto appreso, la giovane donna si sarebbe colpita più volte al braccio sinistro con un coltello, di fronte al marito che ha subito chiesto aiuto e allertato i soccorsi del 118. I sanitari intervenuti – in coordinamento con la centrale unica del 118 – hanno deciso per il trasporto in ‘codice rosso’ all’ospedale di Terni, in ragione della struttura ad alta specialità presente, e l’intervento chirurgico è stato condotto dal dottor Giuseppe Mosillo in equipe con l’anestesista Alessio Maccaglia, la strumentista di sala Roberta Seconi e l’infermiere di sala operatoria Massimiliano Conti. Grazie a quanto eseguito con tecniche microchirurgiche, la mano della giovane è salva, pur a fronte di lesioni di partenza gravissime al polso con la lacerazione dei tendini flessori, del nervo mediano e dell’arteria radiale. Ora le condizioni della 34enne sono migliorate sotto ogni punto di vista e la speranza è che il percorso prosegua.
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