L’irritazione era stata palese in occasione della ‘Festa delle Acque’ 2024, dopo il ‘no’ della Regione alla possibilità di effettuare il tradizionale spettacolo pirotecnico sul lago. L’associazione, tuttavia, non aveva perso le speranze, confidando nel fatto che i fuochi di artificio si sarebbero potuti effettuare ad agosto. RIchiesta di autorizzazione, pertanto, reiterata ma nessuna risposta: così la Pro loco ha deciso di gettare la spugna e, con una nota, riepiloga la vicenda e spiega il perché.
«Anche quest’anno – scrive l’associazioen – la Festa delle Acque di Piediluco, la festa del solstizio d’estate del ternano, che si svolge da decenni l’ultimo fine settimana di giugno e il primo di luglio, ha trovato realizzazione con successo. Dopo tanti anni, tuttavia, per la prima volta non ha visto la sua ‘naturale’ chiusura, ripetuta con così tanta precisione da diventare un vero e proprio appuntamento atteso da tanti: lo spettacolo pirotecnico».
«Alla richiesta di autorizzazione alla realizzazione dello spettacolo fatta dalla Pro loco di Piediluco il 28 aprile 2024, a seguito dell’entrata in vigore della circolare del Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica (protocollo numero 0078952 del 29 aprile 2024), la Regione Umbria ha emesso il 3 luglio 2024 la determinazione dirigenziale numero 7210, con la quale è stata limitata l’autorizzazione all’utilizzo dei ‘fuochi d’artificio categoria F2 ai sensi del D.Lgs. numero 123 del 2015 che presentano un basso livello di rumorosità’: una categoria di fuochi d’artificio – spiega la Pro loco – equiparabili a quelli impiegati per eventi privati e pertanto non ritenuti idonei dalla ditta ingaggiata per offrire il tradizionale effetto scenico sul lago».
«Poiché il vincolo ambientale sarebbe stato in vigore fino al 31 luglio – prosegue la Pro loco piedilucana -, profilando la possibilità di poter realizzare lo spettacolo nel mese di agosto, per onorare l’impegno preso con la popolazione e la ditta pirotecnica già incaricata e per dar seguito alle attese delle strutture turistico-ricettive, colpite per prime dal contenuto della determinazione con disdette delle prenotazioni, abbiamo continuato a dialogare con la Regione Umbria, riproponendo tutta la documentazione già precedentemente prodotta – xompresa una relazione sottoscritta da un naturalista – e presentando il 22 luglio una nuova ‘richiesta di deroga d’urgenza alle prescrizioni della determinazione dirigenziale 7210 del 3 luglio 2024’. Purtroppo, non avendo ad oggi ottenuto riscontro, in prossimità del Ferragosto che inevitabilmente prolunga le tempistiche necessarie a tutte quelle ulteriori autorizzazioni e procedure amministrative richieste per legge, i volontari della Pro Loco si trovano obbligati loro malgrado a rinunciare all’iniziativa».