«Il conflitto di interesse non sussiste». Ad intervenire durante il consiglio comunale di venerdì mattina sul tema del servizio farmaceutico è stato direttamente il segretario generale del Comune di Terni, Iole Tommasini. Il riferimento è a quanto emerso nella delibera – approvata stamane in assise – sulla ricognizione dei servizi pubblici di rilevanza economica.
DICEMBRE 2024, IL POTENZIALE CONFLITTO DI INTERESSE CITATO IN DELIBERA

A scrivere nero su bianco della questione è stata la dirigente Grazia Marcucci. Succede allora che la Tommasini ha chiesto di intervenire per, evidentemente, sgombrare il campo dai dubbi: «Una piccola precisazione. Nel corpo della delibera – ha spiegato in aula – è stato indicato un potenziale conflitto di interesse. Sia io che il direttore generale, con nota congiunta, abbiamo risposto che non sussiste». Questo a gennaio 2024. Poi il dettaglio.

«Il dirigente dell’area risorse ujmane-finanziarie ritiene di essere in potenziale conflitto di interesse in quanto, al contempo, fa il controllo sui servizi e ha affidato il contratto delle farmacie. Abbiamo – ha concluso – specificato che non è sussistente: non c’è un ruolo di controllore e controllato. È un doppio controllo: per un verso come affidatario e per l’altro per il controllo sull’andamento dei servizi». Con ogni probabilità, a questo punto, quel passaggio nel 2025 non ci sarà più.