di S.F.
«Per la quota residua pari ad 102.173 euro si fornisce, sin da ora, specifica direttiva alla Provincia di Terni di regolare contabilmente tale somma con la quota di Imu 2025 acconto e saldo (fino a concorrenza)». È l’input lanciato dal Comune nei confronti di palazzo Bazzani in merito ad un’ampia regolazione contabile che interessa l’Imposta municipale propria, cascata delle Marmore e il tributo per l’esercizio delle funzioni ambientali (Tefa).

A dare il là all’operazione è stata la Provincia che, scrivono da palazzo Spada, «pur in assenza di formale condivisione da parte del Comune», ha inviato determine ad hoc per le regolazioni contabili. Di mezzo l’Imu 2023-2024 e la tefa per la cascata delle Marmore. In sintesi una sistemazione delle partite debiti/crediti reciproci. Resta comunque qualcosa da sistemare.

Il Comune ha infatto tirato in ballo un credito nei confronti della Provincia da 322.604 euro in merito al fondo per l’assistenza all’autonomia e la comunicazione degli alunni con disabilità. Mentre la cifra da liquidare a palazzo Bazzani in seguito alla regolazione contabile accettata è di 220.431 euro.
Ed ecco dunque che ‘ballano’ 102 mila euro per ripianare il tutto: viene disposta così la comunicazione di futura «regolazione contabile con il credito del Comune di Terni per quota Imu 2025 di acconto e saldo». A firmare è la responsabile del procedimento nonché dirigente Grazia Marcucci. Da vedere se la Provincia accetterà. Ad occuparsene sarà in prima battuta Stefania Finocchio, direttore dell’area finanziaria-patrimoniale di palazzo Bazzani.