di S.F.
Il rilascio di contrassegni destinati alla sosta dei veicoli al servizio di donne in stato di gravidanza e di genitori di bimbi di età non superiore a 2 anni. Per massimo due ore: sono i cosiddetti ‘permessi rosa’ e il Comune di Terni ha deciso di regolamentarli. C’è il via libera per la proposta al consiglio comunale. Sono 15 gli stalli individuati «da ubicare in corrispondenza di siti strategici e di pubblico interesse».

L’istituzione era stata prevista con una delibera di giunta nel 2024 e ora si parte con la fase attuativa: «Si configurano come misura di equità sociale volta a rimuovere ostacoli alla mobilità e all’accesso ai servizi per una categoria di cittadini che si trova in una condizione temporanea di maggiore vulnerabilità», viene specificato. Per il rilascio se ne occuperà Terni Reti: la società partecipata ha chiesto una cifra una tantum di 3.660 euro per svolgere il servizio suppletivo.
In un primo momento l’attuazione ci sarà a titolo sperimentale. Motivo? «Al fine di valutare le effettive esigenze di sosta della categoria protetta destinataria dei ‘parcheggi rosa’ e l’impatto dell’iniziativa sul territorio comunale», si legge nel documento firmato dal dirigente al governo del territorio Federico Nannurelli. Costo? Sarà necessario un versamento di 10 euro e due marche da bollo da 16 euro.
«Il contrassegno ha validità limitata nel tempo rispetto alle condizioni sotto riportate e può essere
utilizzato solo nei veicoli che trasportino l’intestataria del tagliando (in stato di gravidanza) e/o il
genitore con il figlio/a di età non superiore ai due anni», la puntualizzazione. «Si precisa
che le modifiche apportate al Codice della strada non prevedono per i possessori del ‘permesso
rosa’ la sosta gratuita sugli stalli di sosta a pagamento, strisce blu, sulle quali continua ad
essere obbligatorio il pagamento. Non consente altresì, la sosta negli stalli riservati ai soggetti portatori di disabilità».