A Terni dopo vent’anni, rileva pizzeria-simbolo: «Voglio che i nostri figli crescano in Italia»

La storia di Edoardo Strappa che con sua moglie Luana ha preso in gestione la storica attività di Marcello Scimmi a Campitello

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di Francesca Torricelli

Ha vissuto vent’anni lontano dall’Italia, diciotto dei quali dall’altra parte del mondo, in Australia. Ma l’amore per il Belpaese e per la sua città, Terni, unito alla voglia di far crescere qui i suoi figli, hanno riportato il 45enne Edoardo Strappa a Campitello, dove ha trascorso la sua gioventù e dove ora si appresta a gestire quello che è stato un simbolo del quartiere: la pizzeria-rosticceria ‘Scimmi’.

Gli anni fuori dall’Italia

«Dopo aver frequentato la scuola alberghiera a Spoleto – racconta Edoardo – ho iniziato a viaggiare per seguire la mia passione nel mondo della ristorazione. Ho vissuto e lavorato un po’ al nord Italia, poi mi sono spostato in Germania, in America e infine sono approdato circa 18 anni fa in Australia. Lì ho conosciuto quella che è poi diventata mia moglie, Luana originaria del Veneto, e negli ultimi anni abbiamo gestito un ristorante che proponeva cucina italiana, umbra per la precisione. Nel frattempo sono nati i nostri figli, che oggi hanno 7 e 3 anni, e piano piano abbiamo preso consapevolezza del bisogno di farli crescere in Italia, accanto alle nostre famiglie. Lo scorso anno abbiamo quindi fatto i bagagli e siamo tornati a vivere a Terni e ci siamo presi qualche mese per riflettere su quale potesse essere il nostro futuro qui. Le uniche certezze che avevamo erano di voler continuare a lavorare nel mondo della ristorazione, la nostra più grande passione, e di avere del tempo da dedicare ai bambini».

La proposta

Qualche mese fa durante un pranzo, una ‘rimpatriata’ tra amici d’infanzia di Edoardo, «ho ricevuto dal mio amico Matteo Marini – che ad aprile 2022 aveva acquistato la pizzeria-rosticceria ‘Scimmi’, chiamandola ‘Da Marcello’ in onore dello storico proprietario; ndR – mi ha proposto di prendere in gestione il locale. È stata una lunga notte di pensieri con mia moglie, ma alla fine abbiamo capito che poteva essere un giusto compromesso tra la passione per la cucina e la gestione del tempo da passare con i nostri figli. Il 25 gennaio scorso abbiamo concluso tutto l’iter burocratico ed ora eccoci qua nella nostra pizzeria-rosticceria ‘Da Edo’». Edoardo spiega che «abbiamo deciso di cambiare nome all’attività. Non si tratta di una mancanza di rispetto per la lunga storia e tradizione che aveva il locale: io, come detto, sono nato qui e sono cresciuto con la pizza di Marcello. Semplicemente volevamo evitare di creare confusione fra i clienti, togliere un po’ quell’abitudine di fare, inevitabilmente, dei paragoni e cercare di conquistarci la nostra clientela sperando che apprezzino il nostro lavoro e la qualità dei prodotti che offriamo».

Il ritorno alle origini

Nel locale «non abbiamo avuto bisogno di fare grandi lavori perché era stato rinnovato da poco e tutto era già a norma, abbiamo giusto cambiato l’insegna. La centralità della nostra offerta gastronomica sarà ovviamente la pizza, abbiamo assunto una pizzaiola che ha alle spalle 32 anni di esperienza, una vera pizza-chef. Offriamo, ovviamente, anche prodotti di rosticceria e abbiamo deciso di allargare la carta dei vini perché proveremo, magari con l’arrivo delle belle giornate, a mettere dei tavoli fuori e proporre un menù ristorante un giorno alla settimana. Per me lavorare nel quartiere e nel locale dove sono cresciuto è un’emozione enorme, per ora stiamo cercando di prendere confidenza con i clienti poi, più avanti, faremo una vera e propria inaugurazione, una bella festa tutti insieme».


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