Alta velocità: «Terni chiede spiegazioni»

La maggioranza, all’unanimità, chiede una seduta straordinaria del consiglio comunale con Marini e Chianella: «Rifiutiamo l’Umbria a due velocità»

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Le firme ci sono tutte. O, meglio, ci sono tutte quelle dei consiglieri comunali di maggioranza al Comune di Terni. E la richiesta è chiarissima: «La convocazione di un consiglio comunale straordinario con la presenza della presidente Marini e dell’assessore ai trasporti Chianella». Si vogliono «conoscere le intenzioni e i progetti regionali per la nostra città». In particolare in tema di trasporti.

L’amarezza «In occasione dell’annuncio dell’arrivo dell’Alta Velocità in Umbria – scrivono i consiglieri di maggioranza – non possiamo che esprimere soddisfazione per il fatto che la Regione si proietti in una nuova fase di velocità, infrastrutture e trasporti. Parimenti non possiamo che esprimere amarezza e perplessità. Amarezza per l’occasione persa di avviare un dibattito veramente regionale con l’effettivo ascolto dei territori. Perplessità perché lo scenario che si prospetta incide sul sentimento di appartenenza comune. Temiamo infatti che l’inasprimento del dibattito scivoli verso un messaggio sbagliato: ossia che le risposte alle città si differenziano in virtù di status symbol che poi, nei conti, a poco valgono».

La richiesta I consiglieri ternani di maggioranza, invece chiedono «che le scelte diverse rispondano alle vere diversità dei nostri territori. La capacità produttiva, le esigenze di vita, la necessità di collegamento: ecco i criteri che crediamo debbano giustificare e condizionare scelte che privilegiano realtà piuttosto che altre. Sopra a tutti gli altri criteri, è il lavoro (quello dignitoso), che richiede uno sguardo di vera attenzione – ad esempio – alle esigenze del ternano. Lo chiedono i pendolari costretti sempre di più nell’angolo del sacrificio e della scomodità così come le centinaia di ternani costretti a lasciare l’Umbria per problemi logistici. Il dibattito deve aprirsi e rivelarsi produttivo. Non si può non discutere del collegamento tra i due capoluoghi di provincia o dell’isolamento sempre maggiore dei centri».

Il «regionalismo» A scanso di equivoci, poi, la maggioranza dice: «Vogliamo ancora credere nel nostro regionalismo. Ma per farlo servono atti concreti. Rifiutiamo l’Umbria a due velocità. La stazione ferroviaria di Terni, sulla quale il Comune ha investito e continua a investire, è la principale stazione ferroviaria dell’Umbria, e la più importante dell’Italia centrale dopo Roma ed Orte, perché al nodo ferroviario di Terni afferiscono ben tre linee ferroviarie nazionali importanti per il trasporto anche delle merci. Terni è strategica per posizione, per le rilevanti attività industriali che in essa si collocano e per il Pil che queste generano. Al fine di conoscere le intenzioni e i progetti regionali per la nostra città, riteniamo si renda necessaria la convocazione di un consiglio comunale straordinario con la presenza della Presidente Marini e dell’assessore ai trasporti Chianella». 

Il PD Terni «Il Partito Democratico di Terni apprezza in generale gli sforzi fatti dalla Regione Umbria sull’alta velocità – si legge in una nota – ma nel particolare emergono molte criticità rispetto ad un ruolo pienamente regionale svolto su un argomento strategico come quello dei trasporti. Il nostro obiettivo è quello di essere responsabili valutando sempre con estrema attenzione la necessità di non contrapporre i territori, ma tutto questo può e dovrebbe essere anche realizzato attraverso una reale e concreta visione di regionalismo, generando una discussione ampia e partecipata rispetto alle varie dinamiche strategiche peri singoli territori. Sarebbe stato opportuno, ed è tutt’ora necessario aprire un confronto tecnico e politico sulle vicende dell’alta velocità per elaborare anche una più ampia strategia comune sul tema dei trasporti non solo ferroviari, che tenga conto delle varie esigenze territoriali e che riesca a tracciare un disegno di medio e lungo periodo. Troppo spesso l’Umbria del sud, Terni, Spoleto e la Valnerina vengono penalizzati da scelte strategiche infrastrutturali». Sul tema dei trasporti il PD di Terni «fin dalle prossime settimane e mesi si farà promotore dell’apertura di un nuovo tavolo di discussione che sarà sia politico che tecnico con le forze economiche, sociali dell’Umbria e dell’Italia mediana cercando di elaborare una visione ampia e regionale che sia in grado di dare le dovute risposte alle nuove esigenze e dinamiche complesse che questa fase storica ci sta consegnando».

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