Alta velocità: «Terni ‘non praticabile’»

Leonelli, Smacchi, Casciari e Guasticchi (PD) chiedono, ovviamente per il bene dell’Umbria, «un Frecciarossa con arretramento della linea da Arezzo a Perugia»

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La ‘sentenza’ l’hanno emessa quattro consiglieri regionali del PD, Giacomo Leonelli, Andrea Smacchi, Carla Casciari e Marco Vinicio Guasticchi che annunciando la presentazione di una mozione per chiedere alla giunta regionale «l’attivazione in tempi congrui del servizio sperimentale della corsa di Frecciarossa con arretramento della linea da Arezzo a Perugia», hanno pure ricordato che «l’assessore (Giuseppe Chianella; ndr) ha riaffermato la non praticabilità tecnica ad oggi del treno Freccia-Tacito ossia di un treno che sostituendosi al Tacito (che percorre la tratta Terni-Milano; ndr) collegasse tutte le città dell’Umbria».

«Umbria divisa» I quattro consiglieri regionali del PD scrivono che «sulle infrastrutture, l’Umbria si è divisa troppe volte, producendo tante parole, ma pochi fatti. Basta dunque dividersi sui ‘campanili’. L’ipotesi dell’arretramento del Frecciarossa da Arezzo a Perugia sembra essere ad oggi la più realizzabile nel breve periodo. Siamo consapevoli che non è esaustiva di tutte le esigenze di collegamento dell’Umbria, ma rappresenta comunque un punto di partenza che non preclude la possibilità di concretizzare le altre ipotesi in campo».

«Clientela business» Nella mozione viene ricordato che nello scorso mese di aprile, durante una seduta di question time, è stata presentata una interrogazione a firma Leonelli-Smacchi avente ad oggetto la richiesta di «verifica da parte dell’assessorato regionale ai Trasporti dello stato di avanzamento del progetto della Stazione ad alta velocità Media Etruria con particolare riguardo alle effettive intenzione del Governo nazionale e della confinante Regione Toscana», alla quale l’assessore Giuseppe Chianella ha risposto sottolineando l’importanza di intercettare l’alta velocità «nel punto più accessibile», ossia a ridosso del confine tra Toscana ed Umbria. La soluzione indicata nella mozione, pur non esaustiva di tutte le esigenze del territorio regionale e pur tenuto conto di un orario di arrivo non comodo per località come Firenze e Bologna, permetterebbe comunque l’arrivo a Milano in prima mattinata così da soddisfare le esigenze di una clientela ‘business’ in partenza dal capoluogo».

I ‘campanili’ Ovviamente chi la pensa in modo diverso fa, lui, del campanilismo. Mentre Giacomo Leonelli, Andrea Smacchi, Carla Casciari e Marco Vinicio Guasticchi, no. Loro, che ricordano che la questione «è stata affrontata anche dal consiglio comunale di Perugia attraverso la presentazione di un ordine del giorno a firma congiunta di tutti i presidenti dei gruppi consiliari», fanno gli interessi di tutta la Regione. O almeno questo dicono.

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