Sono ripresi i lavori di restauro della facciata della concattedrale di Santa Firmina di Amelia, colpita domenica scorsa da un fulmine durante il violento temporale che si è abbattuto sul comprensorio amerino e che ha causato diversi danni e disagi.
L’opera L’intervento, finanziato dalla Regione Umbria con 400 mila euro relativi ai fondi del terremoto del 1997, è stato progettato dallo studio LS di Terni con la supervisione della Soprintendenza belle arti e paesaggio dell’Umbria. I lavori consisteranno nella messa in sicurezza del paramento murario e il restauro degli elementi ornamentali del fronte realizzato nel 1877 dall’architetto Francesco Antonini e dall’ingegnere Luigi Percossi.
Intervento a stralci Il primo stralcio dei lavori, relativo alla parte sommitale, era già stato completato con un complesso intervento di restauro che ha comportato il consolidamento, la sostituzione e la reintegrazione degli elementi fittili, sia strumentali che decorativi, che ha preceduto la successiva pulitura dei paramenti. Con la medesima sequenza di operazioni si procederà per la parte inferiore che sarà completata entro la fine dell’estate, quando i ponteggi saranno rimossi. L’intervento proseguirà con minore disagio e, limitatamente al finanziamento, nella fiancata destra e nelle coperture del primo livello.
Gioiello dell’Umbria L’intervento, oltre a garantire la conservazione della facciata, unica nel suo genere per tecnica e monumentalità, restituirà alla vista uno dei paesaggi più belli dell’Umbria in cui svetta la concattedrale amerina, luogo carico di memorie e custode della memoria religiosa locale e dei martiri Firmina e Olimpiade.