di Giovanni Cardarello
A poco più di 100 giorni dall’apertura dei seggi per l’elezione diretta del sindaco ed il rinnovo del consiglio comunale le forze politiche di Gubbio, la sesta città dell’Umbria per numero di abitanti, stanno per sciogliere gli ultimi dubbi e per ufficializzare i candidati a sindaco. Contrariamente a quanto anticipato non sarà una corsa a tre ma saranno ben sei i candidati in lizza. Un numero consistente, corposo, frutto di una frammentazione più vasta del previsto. Frammentazione che, peraltro, è frutto di alcune operazioni decisamente trasversali ai partiti ma che, non per questo, meno degne di nota e soprattutto meno foriere di possibilità. Partiamo dai due schieramenti principali, il ‘campo largo’ e il centrodestra.
Il ‘campo largo’, forte dell’accordo firmato a Perugia da Partito Democratico, Movimento Cinque Stelle, Alleanza Verdi Sinistra, Psi, Demos e realtà civiche, il manifesto ‘Un patto avanti’, anche nella città di Sant’Ubaldo, si schiera compatto. E lo fa sostenendo l’attuale vicesindaco di Gubbio, Alessia Tasso, classe 1989, ingegnere edile con un’importante esperienza amministrativa alle spalle. Sulla Tasso la convergenza è totale anche se il Partito Socialista e una parte del Partito Democratico sono attratti dalla figura di Leonardo Nafissi, consulente finanziario sostenuto da Città Futura di Jacopo Ricci e dall’ex sindaco, ex vice presidente della Regione e vice presidente del consiglio regionale, Orfeo Goracci. Ad oggi non sono all’orizzonte rotture, se non a carattere personale, ma in ogni caso i sostenitori le forze in campo sono destinate a ricompattarsi nell’eventuale ballottaggio.
Uno scenario simile a quanto accade nel centrodestra dove Fratelli d’Italia, Forza Italia, Lega a Gubbio Civica hanno deciso di sostenere Vittorio Fiorucci. Classe 1966, bancario, già presidente della Famiglia dei Ceraioli di San Giorgio ed espressione del movimento civico che fa capo a Nilo Arcudi. Fiorucci avrà anche il sostegno, non esplicito, di Barbetti e Colaiacovo, un sostegno importante per cercare di espugnare una delle poche roccaforti progressiste del Paese.
Ma come detto il centrodestra non avrà in campo un campione unico. Alla fine della fiera sarà ai nastri di partenza anche Rocco Girlanda, ex sottosegretario del governo Letta e parlamentare del centrodestra. Girlanda è sostenuto da Rinascimento eugubino di Renzo Menichetti e si era messo a disposizione del centrodestra come candidato unico. Ma, come accennato, le forze politiche che fanno riferimento al governo nazionale e a quello regionale hanno compiuto una scelta diversa. Anche qui, in un eventuale ballottaggio, le forze sono destinate ad incontrarsi. Almeno elettoralmente.
Da registrare ai nastri di partenza altre due candidature. Quella di Francesco Della Porta sostenuto da un gruppo di ambientalisti esterni alla lista Alleanza Verdi Sinistra. Una candidatura puramente civica ma con un connotato verde. E quella di Angelo Bandinelli, tributarista, messo in campo da Alternativa Popolare di Stefano Bandecchi. Una candidatura che in verità ha un po’ risentito dei recenti movimenti tattici del sindaco di Terni, ma non per questo da sottovalutare. Soprattutto se, come tutto fa prevedere, Bandecchi sarà in pista per uno scranno a Bruxelles (l’8 e 9 giugno si vota anche per le europee) con tutto il portato di campagna elettorale a tappeto nel territorio. I motori si scaldano, il giro di ricognizione sta per partite e poi dal 7 maggio si parte con la gara vera e propria: in gioco la poltrona di sindaco di Gubbio fino al 2029