«Anche un celiaco può mangiare a una sagra». Sglu lo dimostra

Bastia – Il negozio perugino propone un menù senza glutine al palio di San Michele. Le feste paesane sono un territorio ancora da conquistare

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di G.R.

Da tempo è ormai alle spalle il medioevo della celiachia, quel periodo in cui a chi veniva diagnosticata la malattia per cui non si può mangiare il glutine doveva accontentarsi dei prodotti acquistabili in farmacia. Con il passare degli anni è aumentata l’offerta e con essa è migliorato il gusto. Il discorso vale sia per i prodotti confezionati che per quelli freschi con sempre più ristoranti che propongono un’alternativa gluten free. Per essere certi dell’assenza della contaminazione e quindi poter mangiare senza paura bisogna fidarsi esclusivamente della guida dell’Associazione Italia Celiachia che stilato una lista dei locali certificati consultabile anche attraverso un’applicazione. Altrimenti serve fiducia e una buona preghierina prima di sedersi a tavola.

Le sagre: una terra ancora da conquistare

L’impressione è che piano piano anche le sagre saranno sempre di più a portata di celiaci. Da gennaio 2020 Mauro Babucci è uno dei soci di Sglu, negozio a Ellera di Corciano che rappresenta una piccola oasi paradisiaca per chi non può mangiare il glutine. Una grande attenzione nel cliente che si veste anche nella voglia di riproporre in versione gluten free alcuni piatti difficilmente trovabili come i francesi macaron o il nostrano panino con la porchetta. Collaborano con diverse feste paesane e le difficoltà sono varie, come ci racconta: «Per evitare la contaminazione serve avere una cucina adibita al senza glutine e prestare molta attenzione». Immaginando le sagre come contesti solitamente caotici, si può capire come rispettare questo apparentemente semplice prerequisito alla fine non sia così facile e scontato. Eppure i benefici ci sono: «Offrendo una comodità in più al cliente attivi un business. Eviti che la famiglia con anche un solo componente celiaco non possa venire a mangiare da te oppure che una persona debba autoescludersi da una piacevole serata con gli amici». A giugno a San Fortunato della Collina c’è stata la sagra del piccione in carrozza mentre a Bastia dal 19 al 29 settembre c’è il palio di San Michele. In taverna nel rione Sant’Angelo Sglu offre nel proprio menù torte al testo, antipasto, lasagne (anche versione vegetariana) e dolci vari. Come si legge nel loro post Instagram «puoi goderti la golosità e la goliardia del palio senza glutine e senza pensieri». La speranza è allora che, vicino a queste che lo fanno da anni, se ne possano con il tempo aggiungere sempre di nuove. Su questo ci rassicura: «Sembra che si possa andare verso questa direzione. C’è interesse e curiosità da parte di diversi organizzatori che poi devono sempre fare i conti con la fattibilità».

 

 
 
 
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