«Visto che alcuni consiglieri del Pd; dopo che io ho sollevato le criticità del nuovo appalto sulle pulizie degli immobili comunali, caratterizzato da un eccessivo ribasso che penalizza qualità del servizio e condizioni dei lavoratori; fanno i furbi e presentano arrivando in ritardo interrogazioni, voglio chiarire che le interrogazioni permettono agli assessori di rispondere come vogliono, spesso lo abbiamo visto con il piano di riequilibrio, anche adattando la realtà alle proprie esigenze politiche, le interrogazioni non risolvono nulla, semmai servono ad avere chiarimenti». Francesco Ferranti, capogruppo di Forza Italia in consiglio comunale, ‘bacchetta’ i cinque colleghi del PD che avevano presentato l’interrogazione a cui fa riferimento.
La sfida Ferranti, poi, si rivolge direttamente a Valeria Masiello, Sandro Piccinini, Sandro Piermatti, Valdimiro Orsini e Francesco Filipponi: «I chiarimenti cari consiglieri del Pd ve li abbiamo già dati e il concetto è chiaro, con un ribasso del 60% non si possono svolgere le stesse attività sulle stesse superfici. Quindi cari consiglieri del Pd impegnati in lotte tra bande e correnti del partito utili alle ambizioni dei vostri capi corrente, vi invito a fare cose serie e utili all’interesse del territorio. Vi invito a votare l’atto di indirizzo che con il gruppo di FI presenteremo su questa vicenda dell’appalto delle pulizie».
«Come Pulcinella» Con questo atto, dice Ferranti, «che chiederò venga inserito subito all’ordine del giorno e sia discusso subito, chiederemo che si impegni la giunta e gli uffici a ripristinare gli importi precedentemente destinati a questo appalto, garantendo così qualità dei servizi e dignità dei lavoratori impegnati. Gestire bene e ben tenere gli immobili pubblici significa non sperperare i soldi dei cittadini e facendo questo magari in 20 anni non si arriva a piani di riequilibrio finanziari. Cari consiglieri del Pd – chiosa il capogruppo di Forza Italia- votando l’atto di indirizzo darete una precisa indicazione alla giunta e su questo vi chiameremo a rispondere già al prossimo consiglio, con le interrogazioni fate la solita moina alla Pulcinella».
