Area di crisi Terni-Narni: «Il bando della Regione è giusto»

La Cna valuta positivamente gli incentivi per le aree di crisi dell’Umbria e chiede più risorse e misure anche a valere sul resto del territorio regionale

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«Il bando pubblicato il 13 aprile a sostegno degli investimenti delle imprese ubicate nell’area di crisi di Terni-Narni, che più volte avevamo sollecitato all’assessore regionale allo sviluppo economico, Michele Fioroni, va nella giusta direzione. Idem quello per l’area di crisi della ex Merloni. Adesso ci auguriamo che vengano appostate ulteriori risorse e che misure analoghe vengano varate prossimamente anche per le imprese degli altri territori, in modo da agganciare una ripresa quanto mai necessaria dopo tanti mesi di pandemia sanitaria ed economica». Laura Dimiziani, responsabile Cna per il Ternano, interviene all’indomani della pubblicazione delle misure a favore delle imprese dell’Area di crisi complessa Terni-Narni.

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«Valutiamo molto positivamente il bando emanato dalla Regione – afferma Dimiziani – perché incentivare gli investimenti in un momento tanto difficile significa fornire gli strumenti per promuovere nuova occupazione stabile nelle imprese di produzione e di servizi alla produzione, a prescindere dalla loro dimensione. Infatti, saranno ammessi investimenti a partire da un valore di 50 mila euro. Questo significa che anche imprese di piccola dimensione potranno avvalersene per fare investimenti riconducibili nella sostanza a ‘Impresa 4.0’ e, in generale, per tutti gli investimenti innovativi. Una novità importante è rappresentata dalle consulenze agli investimenti, il cui costo viene fatto rientrare tra quelli ammissibili. Anche in questo caso si tratta di un elemento che va incontro alle esigenze delle imprese più piccole, che raramente possiedono le competenze interne per fare valutazioni di questo genere. Un’altra novità del bando riguarda l’inclusione delle opere murarie, purché riconducibili all’investimento in macchinari. Gli unici elementi critici sono rappresentati dalla dotazione finanziaria di soli 3 milioni di euro e dall’aver limitato alle sole imprese in contabilità ordinaria la possibilità di accedere al bando. Per entrambi gli aspetti abbiamo già chiesto dei correttivi. Caratteristiche analoghe e identico giudizio esprimiamo anche nei confronti del bando riservato alle imprese con sede nell’area della ex Merloni. A questo punto, però, quello che ci auguriamo come Cna, è che nei prossimi mesi la Regione metta a disposizione risorse più corpose per il sostegno agli investimenti attraverso bandi a valere anche sul resto del territorio regionale. Gli investimenti e l’acquisizione di maggiori competenze, infatti, rappresentano le vie principali per far ripartire l’economia e creare occupazione. A questo proposito – conclude – suggeriamo alla Regione di voler considerare la possibilità di incentivare anche le consulenze funzionali all’advertising digitale e alla customer care, vale a dire le nuove funzioni aziendali strategiche per il sostegno alla digitalizzazione in atto nelle imprese, anche in quelle di piccole o piccolissime dimensioni».

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