Arrone rischia di perdere una banca: «Ferma opposizione»

L’agenzia di Banco Desio potrebbe chiudere i battenti entro la metà di giugno. Il sindaco Di Gioia: «Colpiti cittadini e imprese»

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Non piacciono proprio, ma il ragionamento è su basi economiche, non di ‘gusti’, le aree interne o periferiche ai gruppi bancari, locali e non. Dopo la paventata soppressione dell’agenzia di Piediluco della Cassa di Risparmio di Orvieto, che ha portato ad una petizione e ad azioni in serie da parte della politica locale, ora è la volta di Arrone a rischiare di perdere uno dei suoi presidi ‘storici’, la filiale di Bando Desio di via Matteotti, che per decisione centrale, dovrà tirare giù le serrande probabilmente entro la metà di giugno. Un’eventualità che il sindaco arronese, Fabio Di Gioia, vuole scongiurare ad ogni costo. Il tema è quello dell’equilibrio fra interessi privati e servizi resia cittadini ed imprese: «Di certo non siamo contrari alla digitalazzione dei servizi – afferma il primo cittadino – ma, certo, tale elemento deve tenere conto delle popolazioni che si vedono private di sportelli e servizi fondamentali. La nostra, ad esempio, ma più in generale quella della Valnerina, ha un’età media elevata che spesso mal si concilia con la fruizione unicamente digitale dei servizi bancari. Allo stesso modo nella Valnerina Ternana, anche ad Arrone, insistono numerose imprese che rischiano di perdere un punto di riferimento per le proprie attività. Di certo c’è – conclude il sindaco – che metteremo in campo ogni azione possibile per scongiurare tale impoverimento».

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