di F.L.
Appuntamento nella sede romana del ministero dell’ambiente, martedì mattina, per una riunione convocata dalla divisione bonifiche e risanamento del dicastero con l’obiettivo di fare il punto – nell’ambito del Sin Terni-Papigno – sullo studio idreogeologico dell’area della discarica di località Villa Valle. L’aggiornamento del documento era stato trasmesso da Ast nel settembre scorso ed è stato approvato dagli enti preposti.
Il nodo
Diversamente è andata invece per l’analisi di rischio dello stabilimento, rispetto al quale Arpa Umbria e Ispra (l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) hanno presentato osservazioni tecniche e chiesto ulteriori approfondimenti all’azienda. All’attenzione dei due soggetti è finita in particolare la validazione dei dati di caratterizzazione dell’ex discarica Ast di Valle, nell’ambito degli studi sulla contaminazione dell’area, in particolar modo per quanto riguarda la matrice acque sotterranee. Approfondimenti che dunque dovranno essere presentati da Ast.
Sindacati ‘zittiti’
All’incontro di martedì oltre ad Arpa e Ispra erano stati invitati anche il ministero dello sviluppo economico, quello della salute, la Regione Umbria, la Provincia di Terni, il Comune (presente l’assessore all’ambiente Benedetta Salvati), l’Usl Umbria 2, l’Istituto superiore di sanità, l’Inail, l’azienda e i sindacati Cgil, Cisl, Uil e Ugl nazionali. Ma proprio a questi ultimi, nel momento in cui hanno preso la parola per chiedere alcuni chiarimenti rispetto alle problematiche emerse durante la riunione, è stato detto dai rappresentanti del ministero che non avevano facoltà di parlare, né di essere presenti. E così i sindacalisti presenti non hanno potuto fare altro che prendere ed alzarsi, nonostante nella lettera di convocazione comparissero anche i nomi delle sigle sindacali.
