Sarà l’ex vice ministro allo sviluppo economico, Antonio Catricalà – presidente del Consiglio era Enrico Letta – a presiedere la commissione che dovrà valutare i progetti per il recupero delle scorie di produzione dell’acciaio e per i quali la ThyssenKrupp Ast proporrà un bando internazionale.
La commissione La composizione della commissione, le modalità di lavoro ed i tempi entro i quali la multinazionale intende portare a termine il percorso e avviare il lavoro di bonifica della discarca di Valle – nella quale si accumulano, per 300 mila tonnellate all’anno, le scorie di lavorazione – verranno illustrate nella tarda mattinata di giovedì, ma la scelta di affidare la presidenza ad un uomo come Catricalà è già un fatto importante.
Le scorie La ThyssenKrupp Ast, dopo aver annunciato di non voler prendere più in considerazione il progetto messo a punto dalla ternana Rmt (dopo averlo praltro cofinanziato), aveva annunciato di voler lanciare una sorta di gara internazionale – incassando il commento favorevole del vice presidente del parlamento auropeo, Antonio Tajani – per trovare una soluzione al problema e, magari, far diventare Terni, ma i pareri sono discordi, una specie di ‘capitale mondiale del riciclo’.
Il presidente Antonio Catricalà, calabrese di 63 anni, è stato magistrato del Consiglio di Stato, presidente dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, viceministro al Ministero dello sviluppo economico.