Scorie Ast: «Da Terni progetto minimale»

Raffaele Nevi (Forza Italia) affossa definitivamente l’idea proposta da Rmt

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Le scorie di Ast, la discarica, il progetto che l’azienda ha intenzione di far studiare a livello planetario. A parlarne, sollecitato a farlo, è Raffaele Nevi. Mentre l’azienda si limita a far circolare informazioni in base alle quali quello che vorrebbe fare sarebbe in grado di oscurare il mito di re Mida, trasformandolo in una specie di dilettante.

Raffaele Nevi e Antonio Tajani

Raffaele Nevi e Antonio Tajani

Nevi Il capo gruppo di Forza Italia in Regione, Raffaele Nevi, che lunedì aveva tuonato contro le lentezze che a giudizio suo e del suo partito caratterizzano la gestione delle discariche – «In Umbria è indispensabile affrontare in maniera radicale, e in tempi rapidi – aveva detto – il problema relativo alla chiusura del ciclo dei rifiuti e andare al superamento dell’utilizzo delle discariche che, in alcuni casi, come quello de ‘Le Crete’ a Orvieto, è ormai vicino al collasso» – dice la sua anche riguardo un’altra discarica al centro dell’attenzione: quella di vocabolo Valle a Terni.

La discarica di Valle

La discarica di Valle

Scorie come tesoro Secondo quello che Ast lascia trapelare, infatti, quella montagna di scorie – che cresce di 300 mila tonnellate ogni anno – potrebbe rivelarsi addirittura una sorta di miniera: «Quello che si potrebbe farci, con quelle scorie – fa capire sempre l’azienda – è inimmaginabile, sia sotto il profilo economico che occupazionale». Ma a patto, ovviamente, di lasciare che sia la stessa Ast ad organizzare il tutto, nei tempoi e nei modi preferiti.

Massimo Piacenti di Rmt

Massimo Piacenti di Rmt

Rmt «minimale» In buona sostanza, ma la posizione di Forza Italia era stata già chiaramente esplicitata dall’europarlamentare Antonio Tajani, quella di Raffaele Nevi è l’ennesima, sonora, bocciatura del progetto ternano, quello della Rmt e che ha provocato più di una tensione tra la stessa azienda e l’Ast. «Quella ternana – taglia corto Nevi – era una proposta minimale, mentre il metodo scelto da Ast mi sembra decisamente più organico ed in grado non solo di risolvere il problema, ma di farlo diventare davvero un possibile progetto poìilota di interesse internazionale».

L’Ast Certo, dice Nevi, «l’Ast deve dimostrare dei voler fare sul serio e che la sua non è solo una proposta fatte per prendere tempo». Già, perché il progetto di Ast presuppone quei tempi medio-lunghi che si scontrano un po’ con la fretta palesata da Forza Italia sul tema delle discariche: «Quello delle scorie – chiarisce Nevi – è decisamente un problema diverso rispetto a quello dei rifiuti e non va dimenticato che quella di Valle è una discarica le cui criticità non possono essere ascritte solo ad Ast».

Leopoldo Di Girolamo e Lucia Morselli

Leopoldo Di Girolamo e Lucia Morselli

Gli impegni Che, però, secondo il capogruppo di Forza Italia, «potrebbe e dovrebbe fare qualcosa in più per l’ambiente: se io fossi Marini o Di Girolamo – dice – chiderei un impegno formale all’azienda ed a ThyssenKrupp e non mi accontenterei di una dichiarazione di intenti. Insomma, farei in modo che si impegnasse, indicando con precisione i tempi (Ast ha prima parlato di 24 mesi, poi di 14, ma solo per l’avvio del progetto; ndr), i modi e i risultati concreti che si intendo ottenere».

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