Ast: cambio al vertice del personale, Castano ‘ad interim’. Ugolotti al commerciale

Rusciano si dimette e il responsabile delle relazioni industriali amplia il suo ruolo. Scelta definitiva comunicata a breve

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di F.L.

Con le dimissioni di Alessandro Rusciano, comunicate all’azienda ed effettive dal 1° marzo, c’è una nuova casella da riempire ai piani alti dell’Ast di Terni. Bisogna individuare il nuovo responsabile del personale, settore che temporaneamente sarà seguito in prima persona da Giampietro Castano. Una figura, questa, che si sta rivelando sempre più cruciale all’interno del nuovo assetto dell’acciaieria dopo il passaggio al gruppo Arvedi.

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Alessandro Rusciano

Privilegiati gli ‘interni’

La scelta sul nome definitivo dovrebbe essere assunta in tempi brevi dall’azienda che, secondo quanto filtra, sarebbe intenzionata a privilegiare figure interne. Come avvenuto, ad esempio, con la nomina – comunicata giovedì con un ordine di servizio – di Marco Ugolotti, già in Ast, a responsabile del marketing e del commerciale. Fatto sta che il presidente Giovanni Arvedi e l’amministratore delegato Mario Caldonazzo stanno riservando grande fiducia a Castano, ‘vecchia’ conoscenza per sindacalisti e lavoratori ternani, già a capo dell’Unità gestione crisi aziendali del ministero dello Sviluppo economico anche ai tempi della vertenza Ast del 2014. Ritenuto evidentemente la persona giusta, soprattutto in questa prima fase, ad affrontare questioni e problematiche operative, anche in virtù della sua conoscenza del ‘dossier’ Ast. L’obiettivo ultimo sarebbe quello di accorciare la catena di comando e rendere più efficienti i percorsi di comunicazione interna.

Giampietro Castano

Le priorità

Acquisti, vendite e produzione i fronti, come prevedibile, su cui starebbe concentrando il lavoro dei tecnici Arvedi e, più direttamente, di presidente e amministratore delegato, tornati in viale Brin nella giornata di mercoledì per una ‘tre giorni’ ternana. L’intento è far marciare la fabbrica in maniera efficiente, in attesa che i progetti più impegnativi e a lungo termine possano essere messi a terra. Ci vorranno un paio di mesi, come annunciato, prima che il piano industriale venga reso noto.

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