di F.L.
Raggiunta mercoledì sera, dopo un altro lungo confronto tra direzione aziendale e sindacati, l’intesa per la gestione della cassa integrazione, per Covid-19, per un massimo di 2 mila 305 dipendenti di Acciai Speciali Terni.
EMERGENZA CORONAVIRUS – UMBRIAON
I dettagli
Tra i punti concordati – anche per assicurare una tenuta salariale dei lavoratori prima di ricorrere all’ammortizzatore ordinario -, in via prioritaria si è deciso di procedere all’abbattimento individuale dei residui ferie maturati e non goduti l’anno precedente. Tutte le ferie maturate nel 2020 saranno salvaguardate e avranno accesso alla ‘cassa’ tutti i lavoratori con un residuo ferie uguale o inferiore a 20 ore alla data del 31 dicembre 2019. Prevista l’integrazione del ricorso all’ammortizzatore tramite permessi annui retribuiti, attraverso il meccanismo del silenzio assenso. I giorni di fermata totale concordati dalle parti (14-15 marzo e 16 marzo per le ore eccedenti la giornata di formazione) saranno inoltre coperti dalla cassa integrazione con l’integrazione dei permessi annui retribuiti, sempre con il principio del silenzio assenso. Infine tutti i lavoratori assunti dopo il 23 febbraio saranno collocati in un programma di formazione specifico.
«Lavoratori tutelati»
Le segreterie territoriali e le rsu di Fim, Fiom, Uilm, Fismic, Ugl e Usb spiegano in una nota di credere che «l’ammortizzatore sociale serva a tutelare i lavoratori e le lavoratrici di Acciai Speciali Terni all’interno degli strumenti previsti per ridurre il rischio da contagio Covid-19 visto anche il momento di particolare incertezza dovuto all’emergenza sanitaria, le sue possibili ricadute con il rischio di penalizzare pesantemente i lavoratori in termini di salario».