Nella tarda serata di venerdì si è svolto l’incontro convocato dall’assessore allo sviluppo economico della Regione Umbria, Francesco De Rebotti con le organizzazioni sindacali di categoria e confederali di Ast per affrontare il dossier Arvedi Acciai Speciali Terni, alla presenza dell’assessore comunale di Terni, Sergio Cardinali.
Fim, Fiom e Uilm di Terni giudicano positivamente «il carattere d’urgenza che ha avuto la riunione, con la giunta regionale appena insediata». Inoltre, rilevano «apprezzabili passi in avanti nel metodo, a partire dal fatto che la riunione si è svolta per la prima volta, da quando la nuova proprietà ha acquisito Ast, negli uffici ternani della Regione Umbria».
Nel merito – spiegano in una nota Fim, Fiom e Uilm di Terni, l’assessore De Robotti «ha ribadto la necessità di un atteggiamento univoco delle istituzioni e un coinvolgimento più puntale delle organizzazioni sindacali al fine di portare a termine questa lunga fase di incertezza che si è generata. È necessario che ci sia una ‘presa in carico’ da parte del Governo italiano delle proposte e delle sinergie che servono per risolvere il probema del caro energia, in generale per le imprese energivore e in particolare per Acciai Speciali Terni».
Le tre sigle confederali dei metalmeccanici hanno ribadito «le preoccupazioni che si sono accumulate in questi due anni e mezzo che sono trascorsi, con un Accordo di programma intangibe e che non si è concretizzato, impedendo la discussione sul dettaglio di un piano industriale e dei relativi investimenti. Il tempo trascorso ha alimentato il senso di incertezza che oggi c’è e non vorremmo che, con il mutamento degli scenari macroeconomici e geopolitici, possano modificare i piani annunciati. Già nella riunione del Mimit del 9 ottobre – osservano Fim, Fiom e Uilm – avevamo chiesto di fare presto, esprimendo, solo come organizzazioni sindacali, perplessità per il percorso intrapreso che attendeva inutilmente l’esito delle elezioni regionali, nel caso che una soluzione potesse essere discussa e già attuata».
I sindacati infine hanno evidenziato «le novità emerse nell’incontro avuto con la proprietà a Cremona il 10 dicembre. L’azienda ha già messo a terra oltre 200 milioni di investimenti e ne ha programmati altri, confermando di fatto la volontà di investire nel sito, anche con una proposta risolutiva e definitiva per affrontare il caro energia, da sottoporre al Governo. Il Mimit – è l’imperativo sindacale – convochi le parti per conoscere il dettaglio della proposta, valutare la fattibilità e definire i tempi e gli impegni necessari. Contestualmente serve conoscere i dettagli dell’Accordo di programma e le ricadute sul piano industriale, ambientale e sociale con gli eventuali aggiornamenti, visto il mutare del quadro generale.
L’assessore comunale Sergio Cardinali «ha richiamato il Governo a scelte politiche coerenti e volte alla risoluzione dei problemi, cosa che in coerenza poteva essere fatta ad ottobre al tavolo Mise». L’assessore regionale De Rebotti «nel condividere e il percorso proposto da Fim, Fiom e Uilm, si è detto disponibile sin da subito a lavorare per trovare le soluzioni e ad accelerare i tempi».
In conclusione, i sindacati dei metalmeccanici «confidano nell’impegno dell’assessore regionale e in quello diretto della presidente Stefania Proietti, prendono atto della nuova fase e nella propria autonomia continuano a rivendicare coinvolgimento, chiarezza e tempi certi per non perdere l’opportunità di continuare gli investimenti necessari al rilancio sito, che si deve collocare in una competizione globale, evitando di segnare il passo tra i problemi di energia, mercati, importazioni e costo delle materie prime».