Ast, tracciamento anti Covid: scontro azienda-sindacati

Segreterie metalmeccaniche e rsu chiedono di fermare la consegna dei dispositivi bluetooth. «Forzatura inutile»

Condividi questo articolo su

È terreno di scontro, tra azienda e rappresentanti sindacali, la decisione di Ast di consegnare ai lavoratori dei cosiddetti tag, i dispositivi indossabili Pj20 Tracer, per aiutare a tenere le distanze in azienda e tracciare eventuali contagi da Covid-19. La discussione tra il management e le rsu per un’intesa sulle modalità di utilizzo nei giorni scorsi si era arenata, ma la direzione aziendale ha deciso di andare comunque avanti per la sua strada. Scatenando ora la reazione di segreterie territoriali e rsu di Fim, Fiom, Uilm, Fismic, Ugl e Usb.

TUTTO SU AST – UMBRIAON

Il tema delle ditte terze

Queste in una nota denunciano «l’unilateralità con cui Ast sta continuando la consegna dei cosiddetti ‘tag’. «Siamo convinti – dicono – che sicurezza e privacy siano temi fondamentali che devono essere necessariamente condivisi, con approfondimenti che per la loro complessità hanno tempi medio-lunghi. Ast ha avuto inspiegabilmente fretta, determinando una forzatura che sta disorientando i lavoratori in queste ore». Inoltre, le sigle condannano il comportamento definito «scorretto» di Ast nei confronti delle ditte terze «imponendo l’utilizzo del dispositivo anche a tutti i lavoratori terzi, senza adeguata formazione e informazione. Il costo richiesto da Ast alle ditte terze – continuano -, rischia a nostro avviso, di scaricarsi sui lavoratori in termini di risparmi economici sulla sicurezza, sul salario e sull’occupazione. Come abbiamo potuto constatare anche nei giorni scorsi il caso di positività in azienda è stato gestito dall’autorità sanitaria locale e non ci risultano, ad oggi, protocolli tra la Usl e l’azienda, in questi termini risulterebbe inefficace l’utilizzo del ‘tag’». Per questo segreterie e rsu chiedono ad Ast «di fermarsi con il procedere in maniera unilaterale e consentire che si utilizzi il tempo necessario per verificare la legittimità e l’utilità del dispositivo. Per quanto ci riguarda, stiamo attivando tutti gli organi competenti per garantire la massima tutela ai lavoratori. Non si tutela la sicurezza dei lavoratori facendo una operazione di immagine».

Cos’è il Pj20 Tracer

Il Pj20 Tracer è un apparecchio bluetooth low energy indossabile progettato dall’azienda orvietana Vetrya. Nel momento in cui due o più dispositivi si avvicinano al di sotto di una determinata distanza (ad esempio un metro) Pj20 avverte i lavoratori con un suono, una vibrazione o una segnalazione luminosa. La memoria interna del dispositivo registra l’evento di contatto con data, ora e durata creando, in caso di necessità, una mappa dei contatti. Ogni dispositivo ha un proprio identificativo digitale variabile, senza alcuna localizzazione geografica o registrazione dei dati personali.

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli