Si starà pure avvicinando la Pasqua – domenica pomeriggio all’interno della ThyssenKrupp Ast di Terni il vescovo Giuseppe Piemontese celebrerà la messa – ma questo mica significa che, automaticamente, il clima diventi più disteso.

Le supposizioni Intanto perché l’ufficializzazione del cambio al vertice – con Massimiliano Burelli che dal 1 aprile prenderà il posto di Lucia Morselli – ha scatenato una ridda di ipotesi (eccone alcune: Morselli se va di sua sponte o è stata ‘invitata’ a farlo dai tedeschi? Burelli arriva con il mandato di rilanciare o di vendere il sito ternano? Gli ‘inserimenti’ di nuove professionalità in settori specifici sono legati a reali esigenze o servono a ‘tener buona’ la politica locale?).
I tempi E poi perché poco prima della festa ci sarà il vertice di verifica al Mise, in programma il 22 e in vista del quale la presidente della Regione, Catiuscia Marini, ha ‘precettato’ il sindaco Di Girolamo e tutti i sindacati per un incontro preparatorio programmato per il 16.

La polemica Nei giorni scorsi la Uim aveva aperto un fronte polemico forte, accusando di essere stata – dagli altri sindacati – ai margini delle trattative in corso su alcuni temi specifici e annunciando, di fatto, la fine dell’unità sindacale all’interno della ThyssenKrupp Ast, ricevendo repliche stizzite.
La Ugl Ora prende posizione anche la segreteria provinciale della Ugl, che interviene nel dibattito ricordando di essere stata «l’unica organizzazione sindacale che in tempi non sospetti si rifiutò di firmare un accordo sulla video sorveglianza non credendo che investimenti tecnologici di questo tipo avrebbero potuto sostituire la professionalità, ma soprattutto la forza occupazionale».
I lavoratori Secondo il sindacato, «i dipendenti sia diretti che indiretti della nuova vigilanza, oggi con grande professionalità stanno rimettendo ordine sia alla sicurezza che alle vecchie procedure operative. La Ugl è convinta che la strada sia ancora lunga ma visto lo sforzo degli addetti sicuramente si troverà il giusto equilibrio per una azienda complessa come quella di Terni».

L’azienda In conclusione «la Ugl – dice il segretario ternano, Daniele Francescangeli – auspica, come già ribadito ai tavoli, che la dirigenza dell’Ast sia più attenta e collabori nella trasparenza con gli attuali operatori della vigilanza che tutti i giorni vivono la vita lavorativa reale dello stabilimento e nello specifico della complessità dei reparti stessi. Viste le chiacchiere sulla vigilanza – precisa – non vorremmo che le vittime del confronto fra azienda e sindacato fossero gli attuali addetti i quali, dopo la ristrutturazione, stanno svogendo un compito non facile ottenendo grandi risultati sotto l’aspetto della professionalità».