Ast: piano industriale il 1° aprile, tre certezze e nodi da sciogliere

In mattinata incontro con le istituzioni, nel pomeriggio i sindacati. Fiom: «Serve salto di qualità per nuovo modello di sviluppo»

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di F.L.

La data da segnare sul calendario è quella del 1° aprile: come prevedibile, dopo l’annuncio della governatrice Donatella Tesei di un incontro con il cavalier Giovanni Arvedi, sarà proprio quella l’occasione per conoscere ufficialmente il piano industriale della nuova proprietà dell’Ast di Terni. In mattinata la presentazione sarà riservata alle istituzioni locali, in particolare alla presidente della Regione Donatella Tesei e al sindaco Leonardo Latini, poi nel pomeriggio sarà la volta dei sindacati e delle rsu. Ancora non è ufficiale il luogo del tavolo ma – come auspicato dalle parti sociali nell’incontro con la governatrice in Bct del 10 marzo – dovrebbe svolgersi a Terni e non a Perugia, presumibilmente a palazzo Spada o nei locali della Regione al Cmm.

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I punti fermi

A grandi linee, i punti principali del piano si conoscono già: il gruppo Arvedi avrebbe previsto investimenti pari almeno al costo d’acquisto degli asset, stimato in circa 700 milioni di euro, con un aumento produttivo (almeno 400 mila tonnellate di colato ulteriori rispetto all’attuale) e di capacità di finitura. Grande attenzione è riservato al progetto di realizzazione della centrale ad idrogeno verde, che potrebbe portare benefici non solo allo stabilimento di viale Brin. C’è poi l’obiettivo di riportare a Terni la produzione di lamierino magnetico con l’obiettivo – sempre secondo quanto filtrato fin qui – di produrne almeno 200 mila tonnellate, sia a grani orientati sia non orientati.

Martedì incontro su assunzioni e organizzazione

Annunci, questi, che ora dovranno essere messi nero su bianco e supportati da ulteriori elementi, a partire da ulteriori numeri, progettualità e tempistiche. C’è poi ancora da svelare il nodo dello smaltimento delle scorie, per capire come e se proseguirà il progetto di recupero di Tapojärvi. Intanto sarà importante anche l’incontro di martedì 22 marzo tra sindacati, rsu e il responsabile delle relazioni industriali, Giampietro Castano, per discutere dell’organizzazione del lavoro, proprio in vista dell’aumento produttivo. Come noto sono partiti i colloqui per circa 35 nuove assunzioni per coprire le carenze di organico, si punta ad arrivare ad un accordo anche su aumento dei turni, straordinari e reperibilità, nell’ottica dell’efficientamento.

Rampiconi (Fiom): «Patto di territorio»

E proprio nell’ottica della presentazione del piano di Arvedi – ma anche di quello della seconda realtà siderurgica del territorio, la Faurecia, previsto a fine marzo – si inserisce la riflessione del segretario generale della Fiom Cgil di Terni, Alessandro Rampiconi. «Piano nazionale della siderurgia, investimenti in ricerca e sviluppo sull’idrogeno verde, comunità energetiche e logistica – scrive in una nota – dovrebbero essere gli elementi centrali di un patto di territorio, su cui innestare i piani di sviluppo di Ast e Faurecia, che, se lasciati alla sola discussione tra le parti, rischiano di mancare opportunità importanti». Il sindacato si dice pronto a fare la propria parte, ma anche preoccupato «dell’inadeguatezza del Governo nazionale e delle istituzioni umbre», ai quali viene chiesto «un salto di qualità». Nella sua recente visita a Terni alla presidente della Regione Tesei, in particolare, si imputa di essere stata «approssimativa, senza una visione prospettica sul nuovo modello di sviluppo e sulla vocazione industriale di questo territorio».

Messa Ast in duomo l’8 aprile

Infine una nota a margine, sempre su Ast: nel segno della continuità con la passata gestione proseguirà anche la tradizione della messa di Pasqua. L’appuntamento è previsto per lunedì 8 aprile in cattedrale. Alla funzione è attesa la partecipazione anche dello stesso cavalier Arvedi, che è anche un fervente cattolico. Un’occasione per un primo approccio con la città, fuori dalla fabbrica.

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