La prime assemblee – convocate per riferire l’esito, tutt’altro che soddisfacente, dell’incontro di venerdì sul piano industriale dell’Ast – erano programmate per lunedì mattina al Centro di finitura, nessun lavoratore si è però presentato all’appuntamento. Motivo? Gli impianti sono fermi per scarichi produttivi, dunque gli stessi lavoratori sono rimasti a casa dopo essere stati esortati dall’azienda ad usufruire delle ferie. «Un atteggiamento irrispettoso» secondo le segreterie provinciali di Fim, Fiom, Uilm, Fismic, Ugl e Usb, che gridano alla «vergogna» e hanno deciso, in segno di protesta, di annullare tutte le assemblee.
LA MESSA DI NATALE IN AST – FOTOGALLERY
Le critiche
«È paradossale – scrivono le sei sigle, sottolineando che le stesse assemblee erano state concordate con l’azienda su richiesta del 22 novembre – che si concentri lo scarico produttivo nei turni dove sono state concordate assemblee retribuite e dove l’azienda, fino ad oggi, aveva avuto una sensibilità diversa rispetto alla gestione delle fermate stesse, soprattutto in concomitanza con assemblee concordate». I sindacati ritengono «grave, in un particolare momento come questo, che ci sia molta attenzione nel curare l’immagine esterna con celebrazioni ed eventi ma si sottovaluta l’importanza del confronto e del contributo che i lavoratori possono dare sull’attuale discussione in corso».
Rapporti difficili
Il programma assembleare è stato dunque interamente annullato e «sarà riprogrammato quando ci saranno le condizioni oggettive per svolgerlo, sapendo che quanto determinatosi nella giornata odierna (lunedì, ndr), può aggravare ulteriormente i rapporti sul sistema di relazioni e complicherà inevitabilmente il percorso in essere». Insomma, rapporti sindacali sempre più tesi, in un quadro che è già in chiaroscuro. Lo spirito in casa Ast, nonostante messe e buone parole, è tutt’altro che natalizio.
Si muove il sindaco di Terni
Intanto il sindaco Leonardo Latini ha convocato sindacati metalmeccanici provinciali e rsu di Ast, il prossimo 7 dicembre, in Comune (ore 10.30 sala giunta). L’oggetto della missiva del primo cittadino è «la situazione attuale di Ast richiede un’attenta valutazione ed un confronto». L’incontro servirà a fare il punto ed anche «a programmare una serie di successivi incontri e approfondimenti sui temi dello sviluppo, della sicurezza e dell’ambiente, sempre in rapporto allo stabilimento Ast e più in generale sulle prospettive dei mercati e della produzione dell’acciaio a livello nazionale ed internazionale».