Profughi guerra: bando per centri accoglienza. L’incognita sanitaria

La prefettura di Perugia cerca operatori economici. Pubblicate anche le tariffe da 25 euro a persona. Il nodo vaccinazioni e screening Covid

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A seguito degli eventi bellici in atto in Ucraina e del conseguente massiccio afflusso sul territorio italiano di cittadini ucraini, la prefettura di Perugia ha emanato un avviso esplorativo per l’individuazione di operatori economici per l’affidamento d’urgenza dei servizi di gestione dei centri di accoglienza per i cittadini ucraini.

Aperto a cooperative e gestori di strutture ricettive

Servono strutture idonee all’accoglienza dei profughi, messe a disposizione da soggetti operanti nel privato-sociale e da operatori economici, ai quali poter affidare il servizio di accoglienza dei suddetti profughi, mediante la stipula di una convenzione che disciplinerà i servizi da offrire. Gli immobili possono essere sia unità abitative sia centri collettivi purché rispettino le normative urbanistiche ed edilizie ed abbiano le caratteristiche richieste dal capitolato ministeriale per i centri di accoglienza.

Compensi per chi accoglie

In base alla tipologia di strutture e tenuto conto delle prestazioni erogate come da capitolato ministeriale saranno riconosciuti € 24,57 al giorno per ogni persona accolta, che può salire fino a € 29,30 per le strutture più grandi. In aggiunta, verranno corrisposti importi aggiuntivi per altre forniture: € 2,50 al giorno per le spese, 5 euro per le schede telefoniche, 150 per un kit di primo ingresso (abiti, asciugamani, lenzuola) da erogare fino ad un massimo di due volte al cambio di stagione. È riconosciuto inoltre il rimborso delle spese del medico su chiamata, in caso di visita di primo ingresso o pronto soccorso, fino ad un massimo di 200 ore annue, rapportate al periodo di vigenza della convenzione.

L’AVVISO DELLA PREFETTURA

Criteri di selezione

La prefettura procederà all’esame della documentazione pervenuta e, dopo la verifica dei requisiti, formalizzerà l’eventuale invito a sottoscrivere la convenzione appositamente predisposta, che sarà approvata tenuto conto delle norme vigenti, in relazione alle esigenze di accoglienza dei migranti al momento della sottoscrizione della convenzione. L’individuazione del soggetto o dei soggetti contraenti verrà effettuata tenendo conto, in primis, del possesso da parte degli offerenti dei requisiti di legge previsti per gli appalti pubblici, nonché delle proposte economiche pervenute, dell’ubicazione della struttura proposta e dei connessi aspetti logistici. Resta ferma la necessità per la prefettura di richiedere la costituzione di apposita garanzia sotto forma di polizza fideiussoria, in relazione alla sottoscrizione della convenzione. Le domande si possono presentare fino al 23 marzo.

Il nodo tamponi e vaccinazioni

Intanto, mentre il governo ha chiuso la stagione di emergenza Covid facendo venir meno una serie di prescrizioni e vincoli legati al Covid, la curva dei contagi continua a salire a livello nazionale e locale, si pone il problema di come gestire eventuali focolai che dovessero nascere proprio fra i profughi, considerando che il tasso di vaccinazione in Ucraina è fra i più bassi d’Europa (non arriva al 40%). Per il momento l’Usl Umbria 1 ha offerto tamponi e vaccinazioni gratuitamente.  Ma rintracciare i profughi non è facile, considerando che molti si spostano in autonomia. L’appello – a loro ma soprattutto a chi li accoglie – è di iscrizione immediata all’anagrafe sanitaria. Una questione che riguarda il covid ma anche altre malattie infantili per cui in Italia c’è un’alta adesione alla vaccinazione a differenza dei paesi dell’Est Europa. 

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