Terni, bar ‘I Campacci’: ripresa contesa al Tar

Il Comune nel 2014 ordinò la demolizione di alcune opere edilizie per irregolarità e il ripristino dello stato dei luoghi: battaglia con l’impresa familiare Sensini

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di S.F.

Un’ordinanza cautelare del 10 settembre 2014, due passaggi a vuoto – rinvio sia il 13 maggio che il 7 ottobre del 2015 – e da allora nulla di fatto, fatta eccezione per lo stop imposto dal Comune di Terni a concessione scaduta e senza possibilità di proroga. Si parla del bar in località Campacci di Marmore, oggetto di contesa tra l’impresa familiare Sensini e palazzo Spada: l’amministrazione il 20 maggio di cinque anni fa aveva ordinato la demolizione e il ripristino dello stato dei luoghi per presunte irregolarità di natura edilizia. Il provvedimento è stato impugnato e la situazione non si è sbloccata fino a martedì mattina, quando c’è stata l’udienza di merito a Perugia.

TAR E CAMPACCI MARMORE, IN BALLO ANCHE IL CAMPEGGIO

I Campacci di Marmore

Cosa contesta il Comune

Il problema di fondo riguarda alcune irregolarità – la versione del Comune – edilizie commesse in relazione al bar. Risultato: palazzo Spada ordinò l’immediata demolizione delle opere abusive sulle aree indicate e il ripristino dello stato dei luoghi entro 30 giorni. Questo cinque anni fa. Non è accaduto nulla in tal senso perché il Tar Umbria – siamo sempre nel 2014 – con un provvedimento autelare accolse l’istanza dei Sensini perché, dopo un sommario esame, fu sancita «l’irreparabilità del pregiudizio derivante dall’impugnata ordinanza di demolizione».

I rinvii

Dal 12 settembre 2014 – data di deposito dell’ordinanza cautelare – ad oggi nulla più per via dei rinvii delle udienze del 13 maggio e del 7 ottobre 2015. Martedì mattina l’iter si è riattivato: ne hanno discusso nel capoluogo gli avvocati Antonio De Angelis (legale dei Sensini) e Paolo Gennari (Comune). Da ricordare che c’è un ricorso pendente al Tar Umbria – finito anche al Consiglio di Stato – anche per un’altra attività in zona, il campeggio: in questo caso il Comune vuole lo sgombero dal 2013 per procedere con un bando pubblico. La battaglia amministrativa è ancora in corso.

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