Batterio-killer preso in ospedale: indagini e sospetti sulla morte di un 76enne a Perugia

L’autopsia sulla salma dell’anziano avrebbe evidenziato la presenza batterica in relazione al decesso. Al lavoro il pm Massimo Casucci

Condividi questo articolo su

Il sospetto – che attende conferme dalle analisi istologiche – è che la morte sia in larga parte legata al batterio – enterococcus faecalis – contratto durante i giorni del ricovero all’ospedale di Perugia. Queste le prime risultanze dell’esame autoptico a cui è stata sottoposta la salma di un 76enne di origini calabresi, residente a Corciano, morto il 24 agosto al ‘Santa Maria della Misericordia’ dopo un calvario andato avanti per oltre due mesi. A presentare la denuncia erano stati la moglie dell’uomo e i suoi quattro figli. Denuncia che ha portato la procura di Perugia – pm è il dottor Massimo Casucci – ad aprire un fascicolo a carico di ignoti per l’ipotesi di reato di ‘omicidio colposo’. A riportare la notizia è il quotidiano Il Messaggero con un pezzo a firma di Egle Priolo.

L’indagine

Tutto è iniziato da una frattura al femore che avrebbe portato con sé numerosi problemi, interventi, ricoveri. Trattamenti non sempre accurati presso le strutture sanitarie – l’ospedale perugino ed un’altra struttura protetta – presso cui l’anziano era stato ricoverato a più riprese. Ciò, stando a quanto rappresentato dai familiari nella querela. Problemi culminati nell’infezione da enterococcus faecalis su cui l’autorità giudiziaria è ora chiamata a fare luce, per comprenderne tempi e modalità dell’affezione, portata in relazione agli sviluppi purtroppo negativi del quadro clinico, eventuali responsabilità.

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli