Black Friday: il venerdì ‘nero’ nato negli Usa

Giornata di sconti e offerte anche in Italia, neanche il Covid-19 ha fermato questa tradizione commerciale

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di Simona Panzolini

Il Black Friday è la giornata di sconti e offerte da qualche anno diffusa anche in Italia. Il venerdì ‘nero’ dello shopping è nato negli Usa, nella settimana dopo il giorno del ringraziamento. ‘Nero’ non perché porti sfortuna ma perché è il colore che richiama gli utili aziendali. Di anno in anno sempre più negozi aderiscono e online ormai è un vero e proprio must. Si possono acquistare a prezzi scontati una vasta serie di articoli di ogni tipo, dai devices tecnologici ai capi di abbigliamento, dai libri ai dischi fino ai generi alimentari. È il giorno in cui tutto il mondo si mette in coda fisicamente o virtualmente per accaparrarsi le migliori offerte sul mercato.
Ecco la storia del ‘venerdì nero’ delle occasioni.

Che cos’è il Black Friday

Dopo la festa del Ringraziamento (che viene celebrata nel venerdì precedente), il Black Friday è uno dei giorni più importanti del calendario statunitense. Questo giorno segna tradizionalmente l’inizio del periodo di shopping natalizio. Per l’occasione, i negozianti sono disposti a offrire sconti molto convenienti. Il principio è questo: 24 ore di sconti, spesso anticipati nei giorni precedenti e prolungati in quelli successivi. Nel corso degli anni sono diventate famose le code chilometriche fuori da negozi come Walmart, negli Stati Uniti. Oggi però molte promozioni sono attivate online.

Origini e teorie

Il Black Friday nasce nel 1924 grazie all’intuizione dei manager della catena di distribuzione Macy’s. Nel corso del tempo al ‘venerdì nero’ si sono legate diverse teorie. Una di queste, riportata dalla BBC, ha a che fare con la Guerra di Secessione e la schiavitù. Si dice che durante questo momento della storia americana i proprietari terrieri svendessero i propri schiavi in questo venerdì alle soglie dell’inverno. Ma indagini accurate hanno qualificato questa ipotesi come leggenda metropolitana.

Black Friday a Philadelphia

Un’altra versione – più veritiera, riportata da Huffington Post – attribuisce il nome al traffico congestionato delle strade di Philadelphia il giorno dopo il Ringraziamento, a causa di sconti e promozioni. Ma questa stessa storia ha un’altra versione: si dice anche che il nome è stato coniato dalla polizia della città nel 1961, dopo la partita di football in cui l’Esercito ha sfidato la Marina. L’affluenza dei tifosi ha complicato il traffico cittadino, dando origine al ‘venerdì nero’. Nonostante siano teorie molto affascinanti, gli storici americani hanno da tempo affermato che il Black Friday non ha radici storiche. Si tratta di una tradizione legata a un avvenimento commerciale pensato nel 1924 da Macy’s. La catena di distribuzione sfruttava il venerdì dopo il Ringraziamento per inaugurare la stagione natalizia, spingendo sugli acquisti collegati a questo momento dell’anno con degli sconti speciali. A suggellare l’evento, c’era anche una parata speciale, ripetuta coinvolgendo anche altre attività commerciali. Il boom di questa ricorrenza cara agli amanti dello shopping è esplosa negli anni ’80, diffondendosi anche oltreoceano, dove però è sentita con meno trasporto ma in tempi di Covid-19 è una importante boccata di ossigeno per i commercianti che stanno pagando in prima persona gli effetti economici della pandemia.

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