«Blocco del traffico, si replica ordinanza 2018»

Terni, misure antismog allo studio del Comune. Rischio estensione a 4 giorni, Salvati: «Non ci sono i soldi e i tempi per applicarla»

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Con l’arrivo dell’autunno è tempo di tornare a parlare di blocco del traffico, a Terni, dove le nuove misure che entreranno in vigore a novembre sono allo studio dell’assessorato all’ambiente. Visti i tempi sempre più stretti è altamente probabile che la nuova ordinanza antismog sarà sostanzialmente come quella dello scorso anno – 3 giorni a settimana di limitazione della circolazione per le auto fino ad Euro 3 -, anche se, oltre a qualche piccolo aggiustamento tecnico, c’è ancora una lontana variabile che potrebbe portare ad un’estensione del provvedimento.

L’ACCORDO 2018: DAL 2019 STOP PER 4 GIORNI A SETTIMANA

Il nodo soldi e tempi

In ballo c’è infatti l’accordo di programma Stato-Regione, che prevede l’ampliamento del provvedimento a 4 giorni a settimana e alla categoria di veicoli Euro 4, che quindi non potrebbero circolare. L’applicazione di questo accordo, e dunque delle relative misure, è però subordinato all’erogazione dei finanziamenti previsti dall’accordo stesso, che dovrebbero essere di 4 milioni di euro per i territori di Terni e Narni. Ma se questi soldi, come è probabile che sia, non arriveranno prima di novembre e se non ci saranno da parte delle istituzioni locali le condizioni temporali per porre in essere le misure alternative da finanziare con questi soldi – circostanza ormai certa -, la prossima ordinanza antismog di novembre sarà inevitabilmente simile a quella dello scorso anno.

Le rassicurazioni dell’assessore

«Se non ci saranno le condizioni per garantire un’alternativa vera all’uso dell’auto privata a favore dei cittadini (prima tra tutte l’incentivazione del trasporto pubblico, ndr) – spiega l’assessore all’ambiente Salvati – non ci saranno ulteriori interventi di limitazione alla circolazione in città». Dunque tutto sarà probabilmente destinato a rimanere come è, salvo qualche modifica dovuta a particolari situazioni di emergenza inquinamento. L’assessorato ricorda inoltre che l’emanazione dell’ordinanza (anche nei termini in cui è stata emanata lo scorso anno) è un obbligo che deriva dalla procedura d’infrazione alla quale è sottoposta la conca ternana da parte dell’Unione europea.

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