Pm10 e inquinamento a Terni, novità dal 2019

Firmato protocollo tra ministro Ambiente Costa e presidente Regione Marini: blocco auto fino a cinque giorni a settimana dal 1° novembre 2020. Quattro milioni dal ministero

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Una serie di interventi nei settori maggiormente responsabili di emissioni inquinanti con dotazione finanziaria di quattro milioni di euro messi a disposizione dal ministero dell’Ambiente, più ulteriori risorse del bilancio della Regione Umbria. Questa l’azione – in sintesi – che scaturisce dall’accordo firmato venerdì mattina a Roma da Catiuscia Marini e il ministro Sergio Costa: l’obiettivo è migliorare la qualità dell’aria e contrastare l’inquinamento atmosferico da Pm10 nell’area della ‘conca’ ternana, attraverso il «blocco programmato della circolazione per veicoli, con l’obiettivo di medio e lungo termine di una graduale riduzione del ‘parco auto’ circolante in Umbria, incentivando invece la diffusione di veicoli ad emissione ‘zero’ e facilitando il rinnovo dell’impiantistica per il riscaldamento degli edifici».

Parla il ministro: «Tutela della salute»

Costa spiega che «il protocollo che abbiamo sottoscritto oggi rappresenta un importante passo in avanti in direzione della tutela dell’ambiente e della qualità della vita dei cittadini. Il tema della difesa dell’ambiente rappresenta per questo Governo un punto centrale della nostra azione. In questo caso devo sottolineare anche il positivo rapporto di collaborazione con il governo regionale, con il quale abbiamo condiviso un comune obiettivo: la tutela della salute dei cittadini e del territorio che per noi viene prima di ogni cosa. Inoltre, anche se si tratta di un atto che riguarda uno specifico territorio, assume un valore di rilievo europeo perché contribuisce a superare quelle criticità che, proprio sulla questione relativa alla qualità dell’aria, hanno determinato, da parte dell’Unione Europea, la procedura di infrazione nei confronti dell’Italia». Il ministro a breve sarà in Umbria per una visita ufficiale.

Industria ed orografia

Sponda Regione, la presidente Marini ha sottolineato che il protocollo «è di grande rilevanza in quanto ci consente di portare avanti le azioni previste dal piano generale per la qualità dell’aria adottato da tempo dalla nostra Regione. In questo caso interveniamo in un’area, quella della ‘conca’ ternana, che presenta criticità, essendo ad alta concentrazione industriale, ed orograficamente svantaggiata. Grazie a questo atto, quindi, potremo mettere in atto importanti azioni per ridurre il più possibile questo tipo di inquinamento, intervenendo innanzitutto sui comportamenti dei cittadini, limitando la circolazione di veicoli inquinanti, sia privati sia per il trasporto delle merci. Di particolare rilievo anche i benefici che il protocollo prevede a vantaggio del rinnovo degli impianti di riscaldamento, verso sistemi e combustibili meno inquinanti. Tutte azioni che attueremo d’intesa con le amministrazioni comunali d Terni e Narni. Ringrazio Costa per la positiva collaborazione che ha permesso di arrivare alla firma di questo importante protocollo, in uno spirito di cooperazione istituzionale nell’interesse generale e della qualità della vita dei nostri cittadini. Grazie all’assessore regionale Fernanda Cecchini che ha seguito la fase istruttoria e preparativa del protocollo». Il 20 dicembre ci sarà il tavolo tecnico sulla qualità dell’aria della ‘conca’ ternana.

Le misure che ricalcano le ordinanze in vigore

La centralina ‘Le Grazie’ a Terni

Il protocollo prevede Interventi che riguardano, in particolare, la limitazione della circolazione nella ‘zona di salvaguardia’ della ‘conca’ ternana, dal 1° novembre al 31 marzo di ogni anno dalle ore 8,30 alle 12,30 e dalle ore 15,30 alle ore 19,30. La Regione Umbria si impegna ad attuare: dal 1 gennaio 2019 al 31 marzo 2019, il divieto di circolazione, per almeno tre giorni alla settimana.

– veicoli per trasporto persone categoria M1 e M2 e veicoli per trasporto merci di categoria N1, N2 ad alimentazione diesel o benzina di categoria inferiore o uguale ad ‘Euro 3’;

– veicoli per trasporto merci di categoria N3 ad alimentazione diesel di categoria inferiore o uguale ad ‘Euro 2’;

– motoveicoli e ciclomotori di categoria inferiore o uguale ad ‘Euro 1’;

Dal 1° novembre 2019 al 31 marzo 2020, il divieto di circolazione, per almeno quattro giorni alla settimana, di:

– veicoli per trasporto persone categoria M1 e M2 e veicoli per trasporto merci di categoria N1, N2 ad alimentazione benzina di categoria inferiore o uguale ad “Euro 3” e diesel di categoria inferiore o uguale ad ‘Euro 4’;

– veicoli per trasporto merci di categoria N3 ad alimentazione diesel di categoria inferiore o uguale ad ‘Euro 2’;

– motoveicoli e ciclomotori di categoria inferiore o uguale ad ‘Euro 1’;

Il periodo successivo: stop di cinque giorni a settimana

Terni

Dal 1° novembre 2020 al 31 marzo 2021, e negli anni a seguire in analogo periodo, divieto di circolazione per almeno cinque giorni alla settimana di:

– veicoli per trasporto persone categoria M1 e M2 e veicoli per trasporto merci di categoria N1, N2 ad alimentazione diesel o benzina di categoria inferiore o uguale ad ‘Euro 4’;

– veicoli per trasporto merci di categoria N3 ad alimentazione diesel di categoria inferiore o uguale ad ‘Euro 3’;

– motoveicoli e ciclomotori di categoria inferiore o uguale ad ‘Euro 2’.

Al perdurare delle condizioni di mancato rispetto dei limiti di concentrazione del Pm10, a partire dall’anno 2023, sarà inoltre possibile valutare l’estensione del divieto di circolazione per almeno cinque giorni alla settimana nel periodo che va dal 1° novembre al 31 marzo dell’anno successivo. Fermo restando l’obiettivo generale della riduzione del numero complessivo dei veicoli circolanti da perseguire nel medio periodo, la Regione Umbria si impegna inoltre:

– a promuovere a livello della ‘zona di salvaguardia’, la sostituzione di una o più tipologie di veicoli con veicoli a basso impatto ambientale quali i veicoli elettrici, ibridi elettrico-benzina, a metano o a gpl esclusivi e bifuel a benzina-metano o benzina-gpl; -a potenziare, nella Zona IT1008 (‘conca’ ternana), la rete delle infrastrutture per la ricarica dei veicoli elettrici; -ad attuare il programma di realizzazione di infrastrutture per la mobilità ciclopedonale e promuovere l’adozione di forme di incentivazione all’uso del trasporto pubblico locale nonché a inserire, nel Piano regionale per la qualità dell’aria, divieti da adottare nell’Area Critica della Conca Ternana relativi a generatori di calore alimentati a biomassa per il riscaldamento domestico.

– a introdurre l’obbligo di utilizzare, nell’area critica della ‘conca’ ternana, nei generatori di calore a pellet di potenza termica nominale inferiore ai 35 kW, pellet certificato conforme alla classe A1 della norma UNI EN ISO 17225-2 da parte di un Organismo di certificazione accreditato.

La Regione si impegna inoltre ad attivare, in accordo con i Comuni della zona, sportelli per l’informazione e la facilitazione dell’accesso dei cittadini ai benefici previsti per la sostituzione di camini e stufe tradizionali a biomassa con sistemi ad alta efficienza, la riqualificazione energetica degli edifici ed iniziative simili; a promuovere iniziative pubbliche per illustrare i benefici di legge (ecobonus, conto termico 2.0, sismabonus, ecc.), coinvolgendo tutti gli attori interessati con la finalità di ridurre le emissioni dovute al riscaldamento domestico; a realizzare campagne di informazione e sensibilizzazione della popolazione sui comportamenti a minor impatto sulla qualità dell’aria.

Analisi e studi

La Regione Umbria si impegna inoltre ad assicurare la predisposizione e pubblicazione di:

– studi di caratterizzazione delle polveri fini nella Conca Ternana, per analizzare l’origine delle sostanze inquinanti; -indagini epidemiologiche per valutare gli effetti sulla salute della popolazione dovuti all’esposizione agli inquinanti atmosferici;

– studi per l’ottimizzazione delle misure contenute nell’accordo

– ad adottare provvedimenti di divieto della combustione all’aperto del materiale vegetale -inserire, nel Piano regionale per la qualità dell’aria, il divieto di installazione nell’Area Critica della Conca Ternana di nuovi impianti di combustione per la produzione di energia elettrica e l’introduzione di vincoli per l’installazione e l’esercizio di impianti di combustione di potenza termica nominale superiore a 500 kW;

– realizzare studi di fattibilità per la realizzazione di sistemi di teleriscaldamento con particolare riferimento all’utilizzo dei cascami termici prodotti dal comparto industriale; -inserire, nel Piano regionale per la qualità dell’aria, misure per il miglioramento delle prestazioni energetiche degli edifici sia pubblici che privati, con iniziative a sostegno della riqualificazione energetica degli edifici esistenti.

L’impegno del ministero

Nell’ambito del protocollo, il ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare si impegna a contribuire, con risorse fino a un massimo di 4 milioni di euro. Fermo restando l’obiettivo generale della riduzione del numero complessivo dei veicoli circolanti da perseguire nel medio periodo, il ministero si impegna inoltre:

– ad attivare le opportune procedure di concertazione con il ministero dell’economia e delle finanze per individuare le risorse necessarie a finanziare la sostituzione dei veicoli oggetto dei divieti; -a promuovere le opportune iniziative per accelerare, nel breve periodo, la progressiva diffusione di veicoli a basse e/o nulle emissioni; -a promuovere presso il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti una proposta di modifica del decreto legislativo 285/1992, finalizzata ad includere gli aspetti relativi alla tutela dell’ambiente nelle procedure di determinazione dei limiti di velocità; -ad attivare le opportune procedure di concertazione con il Ministero dello sviluppo economico al fine di aggiornare il decreto ministeriale 16 febbraio 2016, in materia di ‘conto termico’.

Al fine di svolgere una funzione di monitoraggio e indirizzo nel merito dell’attuazione del presente accordo, è inoltre istituito presso il ministero dell’Ambiente un tavolo di coordinamento composto da rappresentanti di ciascuna parte, nonché dai rappresentanti dei Comuni interessati. Il tavolo, che si riunisce almeno una volta ogni sei mesi o su richiesta delle parti, verifica l’esecuzione degli impegni previsti e formula proposte relative all’integrazione o estensione dell’accordo.

Il commento di Latini e Salvati

Benedetta Salvati e Leonardo Latini

Nel pomeriggio arriva la nota del sindaco e dell’assessore all’ambiente di Terni: «Si tratta di un atto importante alla cui firma si è arrivati anche grazie ai nostri incontri e colloqui con il ministero dell’Ambiente e in particolare con il sottosegretario Vannia Gava. Il protocollo sottoscritto dovrà essere recepito nel piano regionale della qualità dell’aria e dovrà essere attuato con le amministrazioni comunali interessate di Terni e Narni: consentirà di mettere a disposizione della conca ternana risorse per combattere l’inquinamento e tutelare la salute dei cittadini».

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