‘Bretella’ Ast a Terni: ok progetto fattibilità

Via libera al progetto di fattibilità tecnica ed economica da 2,8 milioni di euro. C’è reiterazione quinquennale del vincolo all’esproprio dei terreni

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di S.F.

Uno step necessario e propedeutico per proseguire – abbastanza lungo e tortuoso, se ne parla da anni – l’iter per la realizzazione della bretella Ast-San Carlo. Perché c’è sia un’approvazione che, al contempo, una reiterazione per portare avanti la pratica per gli espropri, un problema niente male per il Comune: il commissario straordinario Antonino Cufalo ha firmato l’atto che dà il via libera al progetto di fattibilità tecnica ed economica da 2,8 milioni di euro. C’è un motivo di fondo.

Antonino Cufalo

L’ANTICIPAZIONE DI 150 MILA EURO

I soldi della Regione La delibera di consiglio comunale è stata firmata lunedì e l’accelerazione c’è stata per una ragione ben precisa, al di là del fatto che sia propedeutico all’intero iter: «L’approvazione del progetto riveste carattere di urgenza per non compromettere la concessione del finanziamento da parte della Regione Umbria», si legge nell’atto. L’ok al documento di progettazione preliminare arrivò nel 2015, mentre l’anno successivo furono inviate le comunicazioni ai proprietari destinatari degli espropri per tutte le osservazioni del caso; nel contempo c’è stata la scadenza dei vincoli per gli espropri ed è cambiato il codice dei contratti pubblici. Tempi lunghi.

«DOVE SONO FINITI I SOLDI DELLA REGIONE?»

La ThyssenKrupp Ast

Tripla azione Il Comune di Terni, già in discreto affanno su opere pubbliche e progetti vari, su questa partita ha deciso di muoversi onde evitare di trovarsi con zero finanziamenti regionali: approvato il progetto di fattibilità tecnico-economica composta dalla relazione tecnico-illustrativa, geologica, idrogeologica e sismica preliminare, dallo studio di prefattibilità ambientale e dalla relazione sul controllo e gestione dei materiali di scavo. Non solo: semaforo verde per l’aggiornamento del documento preliminare di progettazione, necessario per l’adeguamento al nuovo codice dei contratti pubblici e, soprattutto, la reiterazione sui «beni interessati dalla realizzazione dell’opera e il vincolo preordinato all’esproprio con durata quinquennale».

ESPROPRI, OSSERVAZIONI E RISPOSTE DEL COMUNE: SFIDA COMPLICATA

Lo svincolo di San Carlo

La scadenza e il progetto definitivo A cosa serve la reiterazione del vincolo preordinato? Erano scaduti e dunque si tratta di un step necessario per proseguire la pratica, altrimenti nulla da fare. Il Comune precisa infatti che entro il quinquennio «dovrà essere emanato il provvedimento che dichiara la pubblica utilità dell’opera per cui il vincolo è stato apposto» e dà mandato alla direzione lavori pubblici di «procedere con la redazione del progetto definitivo onde pervenire entro i termini di legge alla dichiarazione della pubblica utilità dell’opera». Insomma, di strada – e di espropri – da fare ne manca parecchia. «I beni interessati – si legge ancora – dalla realizzazione del tracciato stradale in oggetto saranno sottoposti al vincolo preordinato all’esproprio quando diverrà efficace l’atto di approvazione del progetto di fattibilità tecnico economica dell’opera pubblica in questione comportante la reiterazione del vincolo».

L’OK AL PROGETTO PRELIMINARE NEL GENNAIO 2015

Il tracciato

Il tracciato e l’impatto C’è infine una specifica sul percorso della ‘bretella’: «Il tracciato stradale già indicato nelle tavole di Prg approvato con delibera di consiglio comunale 307 del 2008, sottoposto ad una approfondita valutazione tecnica, continua ad essere il più idoneo al soddisfacimento del pubblico interesse sopra descritto in quanto consente di minimizzare gli mpatti ambientali rispetto al vicino colle della Romita, mantiene la nuova arteria stradale a distanza adeguata dalla contigua zona edificata di Prisciano, rispetta con sufficiente equilibrio le attività commerciali preesistenti (per lo più aziende di autotrasporti) senza creare gravi impedimenti alla prosecuzione delle predette attività e salvaguarda i delicati equilibri tecnico-economici legati all’assetto urbanistico della zona già trovati in sede di redazione del Prg approvato».

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