Le dimissioni del direttore di Sviluppumbria Mauro Agostini, i rilievi mossi dall’Anac in riferimento alla mancanza di atti amministrativi da cui risultino svolte le procedure comparative di acquisto dei test sierologici e le responsabilità rispetto al ‘buco’ di bilancio del Comune di Montefalco. Sono i tre argomenti sui quali i consiglieri regionali di Pd, M5S e Gruppo Misto chiedono delucidazioni alla presidente della Regione Donatella Tesei.
CAOS MONTEFALCO: «TESEI SI DIMETTA»
«Fare chiarezza»
I consiglieri in questione – Bori, Bettarelli, Meloni, Paparelli, Porzi, De Luca e Bianconi – sottolineano che sulle tre vicende «occorre fare finalmente chiarezza evitando di riproporre versioni dei fatti che non rispondono alla realtà, come è successo già in passato nel caso del dissesto finanziario nel Comune di Montefalco, più volte negato. Certe affermazioni, poi rivelatesi mendaci, in altri paesi democratici, come ad esempio gli Usa, hanno comportato le dimissioni di ben noti presidenti; in campagna elettorale la stessa Tesei – prosegue l’opposizione – si affrettò infatti a negare qualsiasi problematica legata allo sbilancio del Comune che aveva gestito per 10 anni, per poi calare in un silenzio tombale, anche di fronte alla certificazione della cifra ‘monstre’ ad agosto e giovedì, di fronte alla mancata approvazione del bilancio ed al relativo commissariamento salvato in zona ‘Cesarini’ dalla provvidenziale proroga arrivata all’ultimo minuto utile, che, purtroppo per i cittadini di Montefalco non produrrà nulla».
Fatti e atti
I consiglieri di minoranza ricordano che «in quel Comune ci fosse un problema – osservano – non era una bugia, né tantomeno un parlare per sentito dire o una strumentalizzazione. Altro che i 2/300 mila euro che la Tesei e la Lega sbandieravano in campagna elettorale omettendo la verità. Ora parlano i fatti e parlano gli atti: il Comune presenta un disavanzo certificato di 4,2 milioni di euro e non è riuscito a predisporre il bilancio di previsione entro la prima scadenza prevista per legge, inviando la relativa comunicazione alla prefettura. Per questo – proseguono – riteniamo indispensabile ed inderogabile che la presidente Tesei venga in aula, nella prossima seduta del consiglio regionale, a fugare ogni dubbio sulla trasparenza e la correttezza del suo agire e ad assumersi le sue responsabilità, per le bugie elettorali in primis, ma anche per spiegare agli umbri le gravi motivazioni che hanno riportato alle dimissioni il direttore di Sviluppumbria, Mauro Agostini».
«Tesei riferisca»
Gli esponenti di Pd, M5S e Gruppo Misto aggiungono infine che «tale richiesta è già stata avanzata peraltro nell’ultimo consiglio e rimasta inevasa. Da ultimo,
a tutto ciò si aggiungono i rilievi contenuti nel recente parere di Anac che ha accertato che negli atti amministrativi della Regione non vi è alcuna traccia di gara competitiva con cui si sarebbe dovuto procedere per l’acquisto dei test sierologici Covid-19, evidenziando così, ancora una volta, le ragioni delle minoranze in proposito. In merito a tutto questo qualora la presidente non ravvisasse l’esigenza di darne comunicazione in aula, annunciamo fin da adesso che gli stessi quesiti saranno oggetto di prossime e puntuali interrogazioni e mozioni».