Montefalco in dissesto. «La Tesei si dimetta»

Non c’è il ripianamento dei debiti (4,2 milioni) lasciati dalla governatrice. Ente in dissesto e verso il commissariamento. Attaccano le opposizioni

Condividi questo articolo su

di P.C.

È come in uno spettacolo teatrale, con un attore in proscenio e un altro sullo sfondo, il quale però, grazie a un gioco di luci, sembra più visibile di quello che gli è davanti. Oppure la sfocatura che si fa con le nuove telecamere ultrasensibili, che con un piccolo movimento consentono di porre in evidenza un soggetto sullo sfondo, dando meno importanza a quello in primo piano. Così accade a Montefalco, piccolo comune umbro noto in tutto il mondo per il vino e per la gradevolezza del panorama. In primo piano c’è il sindaco in carica, Luigi Titta, che dichiarerà il dissesto finanziario. Lui parla, spiega, non si sottrae all’occhio di bue mediatico. Ma tutti guardano più lontano, sullo sfondo, dove emergono i tratti di Donatella Tesei, che quel Comune lo ha amministrato fino a un anno e mezzo fa e che da lì ha dato via alla carriera politica che l’ha portata prima al Senato della Repubblica poi alla presidenza della Regione Umbria.

Un buco da 4,2 miloni

Il 30 settembre era l’ultimo giorno utile per presentare il bilancio di previsione 2020, con allegato il piano di rientro del dissesto, dopo che il 4 agosto scorso il consiglio comunale aveva chiuso il rendiconto 2019 con 4,2 milioni di rosso. Alla mezzanotte – salvo ‘miracoli’, come li ha definiti il sindaco Luigi Titta – il Comune di Montefalco sarà di fatto in dissesto e si avvierà, a discrezione della Prefettura di Perugia, verso l’iter di scioglimento. 

Giovedì la comunicazione

Dopo una giornata assai tesa, il sindaco Luigi Titta ha confermato a Umbria24 che nella giornata di giovedì ci sarà la comunicazione in Prefettura Qualche parola in più la dice il vicesindaco Daniela Settimi: «Abbiamo lavorato fino all’ultimo istante per trovare la quadratura del bilancio, ma non è stato possibile per questioni di ordine esclusivamente tecnico, non certo politico, perché la maggioranza è compatta».

Cosa succede ora

Nonostante i grandi calcoli degli ultimi mesi, nonostante i movimenti fra un capitolo e l’altro per provare a far quadrare i conti, ci si è dovuti arrendere di fronte al fatto che la coperta era troppo corta o, per utilizzare una metafora agreste, il buco troppo profondo e la terra troppo poca per riempirlo. Se fosse un’azienda si porterebbero i libri in tribunale e ci si affiderebbe a un’amministrazione controllata. Visto che è un ente pubblico, sarà la prefettura ad agire, nominando una commissione che predisponga il bilancio d’ufficio per sottoporlo al consiglio. L’organo regionale di controllo assegna al consiglio, con lettera notificata ai singoli consiglieri, un termine non superiore a 20 giorni per la sua approvazione, decorso il quale si sostituisce, mediante apposito commissario, all’amministrazione inadempiente, con inevitabile scioglimento del consiglio comunale. 

DISMISSIONI IN CORSO AL COMUNE 

Lotti in vendita

Intanto, l’ente, per rientrare di qualche risorsa, ha messo in vendita sette lotti pubblici, tra edifici e terreni, per un controvalore che parte da una base di un milione di euro. Meno di un quarto del rosso certificato di 4,2 milioni. Ma almeno un primo tassello per recuperare i soldi che mancano. E comunque bisognerà vedere come risponderà il mercato, considerando che in genere la perdita, per un venditore con l’acqua alla gola, è ben superiore al 10-20% immaginato negli uffici comunali. L’avviso scade il 28 ottobre. 

Opposizione all’attacco della Tesei

Inevitabile che gli strali della sinistra regionale siano indirizzati soprattutto sulla presidente Tesei, argomento già usato nella campagna elettorale che, esattamente un anno fa, portò l’ex senatrice a palazzo Donini.

Bori presenterà una mozione in consiglio

«A Montefalco la gestione degli anni di guida Tesei ha provocato un buco di bilancio a lungo irresponsabilmente negato», attacca Walter Verini; mentre il consigliere regionale Tommaso Bori annuncia la presentazione di una mozione in consiglio in cui chiede di approfondire la questione: «Si è passati dall’arroganza al commissariamento: serve un’indagine sulle responsabilità».

De Luca: «Tesei ha mentito, si dimetta»

Rincara la dose De Luca (M5S): «Facile vincere le elezioni regionali mentendo, senza prendersi le proprie responsabilità. Altrove basterebbe molto meno per chiedere un passo indietro alla governatrice Tesei perché le questioni sono due: o ha mentito spudoratamente oppure era incapace di comprendere quello che accadeva mentre amministrava Montefalco».

 
Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli