Calciomercato Perugia, chi resta e chi va via

Samuel Di Carmine vuole restare, Han tentenna (e si è stirato), Falco e Mustacchio verso l’addio. Per Rosati sarebbe una liberazione. Le idee di Roberto Breda

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Il nome caldo è sempre il suo, quello di Samuel Di Carmine. Ormai sistematicamente capocannoniere del Perugia, il bomber toscano ad ogni sessione di calciomercato fa versare fiumi d’inchiostro: resta o va via? Lui è stato chiaro: «La mia famiglia qui sta bene, dipendesse da me rimarrei a Perugia». E poi i ringraziamenti al presidente («che sta rifiutando tutte le offerte»): segno che qualche offerta già c’è stata.

DI CARMINE: «VOGLIO RIMANERE A PERUGIA» – VIDEO

Han con Stemperini

Il ‘caso’ Han Momenti di scoramento nelle ore immediatamente precedenti la partita di giovedì sera contro l’Empoli, quando si è diffusa la voce che il coreano Han Kwang-Song non era nemmeno in panchina. Le voci che trapelano sia dalla società sia dall’entourage del calciatore parlano di stiramento, con uno stop che può variare dai 20 ai 40 giorni. Lo ha confermato anche Breda in conferenza stampa. Però il ragazzo, dopo l’ultimo allenamento, figurava regolarmente nell’elenco dei convocati della vigilia e nel bollettino medico che viene diramato prima di ogni gara non si faceva cenno ad un suo malanno. Mossa ‘tattica’ per confondere le idee all’Empoli o c’è qualcosa che non sappiamo? 

Han Kwang-Song (foto Settonce)

Le voci I primi dubbi sono emersi appena è stata distribuita la lista ufficiale, facendo pensare ad una decisione legata al mercato. Dubbi che potrebbero essere infondati ma che potrebbero pure nascondere una verità diversa, peraltro veicolata in ambienti Sky durante la diretta della gara: c’è infatti l’ipotesi che il calciatore, desideroso di un maggiore impiego, abbia chiesto di tornare a casa madre – è di proprietà del Cagliari – per poi essere girato in un’altra squadra nella quale avere la possibilità di mettersi in mostra. Il ragazzo ha talento e ambizione e non vuole perdere tempo. Si è fatto il nome del Benevento, squadra ormai senza particolari chance di salvezza in serie A, che proprio per questo potrebbe dar spazio ai giovani, consentendo al contempo ad Han di mettersi alla prova con le difese di A, più tattiche e meno fallose, dove la sua velocità può diventare letale. Ad onor del vero va però precisato che – come per Di Carmine – la risposta dello staff del calciatore è stata perentoria: le voci sono infondate, insomma, Han resta a Perugia. Così ci hanno assicurato.

Mustacchio e Falco Nel calciomercato può succedere tutto e il contrario di tutto: le dichiarazioni possono essere sincere o frutto di una strategia e le condizioni possono mutare da un momento all’altro. Un mese è lungo. Ma se le sensazioni valgono ancora qualcosa, possiamo dire che Han e Di Carmine hanno maggiori probabilità di rimanere rispetto – ad esempio – a Falco e Mustacchio che, un po’ per ragioni fisiche un po’ per valutazioni tattiche, non sono mai stati al centro del progetto tecnico, né con Giunti né con Breda. E a proposito di sensazioni le dichiarazioni di Falco dopo Perugia-Ascoli lasciavano poco spazio a dubbi. Il giocatore è insoddisfatto.

Le colpe di Rosati

La questione portiere La situazione di Rosati al Perugia è ormai arcinota. Un anno fa, di questi tempi, un infortunio alla coscia lo metteva fuori gioco, costringendo la società a comprare Brignoli. Poi, terminata la convalescenza, l’ex Napoli e Lecce tornò a disposizione ma fu messo ai margini per ragioni di liste: escluso sistematicamente dai convocati nonostante fosse abile e arruolabile. Un calvario che deve aver segnato il portierone – fino a quel momento nel cuore dei tifosi in quanto detentore del record di imbattibilità casalinga – minando la sua fiducia in se stesso e la fiducia in lui del pubblico. Gli errori, i fischi e la possibile cessione sono solo una conseguenza.

L’amalgama Chiudiamo con la posizione di Breda, espressa in conferenza stampa dopo l’ultima sconfitta dell’anno: «Nei prossimi giorni dovremo decidere che strada percorrere dal punto di vista tattico e agire di conseguenza sul mercato». Sì, ma qual è questa strada? Nelle intenzioni del tecnico ci sarebbe un 4-4-2 molto elastico, nel quale i due esterni di centrocampo, accentrandosi, possono trasformare il modulo in un 4-3-1-2 o 4-3-2-1. Proprio il modulo che voleva fare Breda contro l’Empoli se Bandinelli e Han non si fossero infortunati. Ma quanto cambierà il Perugia? «Non tanto», assicura Breda. Anche lui – come tutti – è convinto che il materiale umano ci sia. Quello che manca è l’amalgama, che al mercato non si compra.

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