
Un’altra vittoria per gli ambientalisti umbri. Dopo la protesta dei mesi scorsi in consiglio regionale, con le rose rosse donate in segno di protesta ai consiglieri regionali, ora il comitato Salute ambiente Calzolaro-Trestina Altotevere, che da anni combatte con la ‘puzza’ proveniente dall’impianto Splendorini, festeggia un altro passo in avanti.
La Via Sarà infatti sottoposta a valutazione d’impatto ambientale, dopo venticinque anni di esercizio, l’attività dell’impianto Splendorini Molini Ecopartner che è passato dalla lavorazione di scarti alimentari a quella di rifiuti speciali non pericolosi, quando, nel 2015, è arrivata un’autorizzazione provinciale. Dopo mesi di pressing anche in consiglio regionale, dunque, la Regione ha adottato una determina con la quale si stabilisce che «le attività di recupero di rifiuti speciali non pericolosi può determinare impatti negativi e significativi sull’ambiente e pertanto dispone la valutazione». Dello stesso avviso anche il comune di Umbertide che aveva incontrato, assieme al commissario prefettizio, una delegazione di rappresentanti del comitato e che aveva inviato le proprie preoccupanti osservazioni alla Regione.

Soddisfatto il comitato cittadino, rappresentato dall’avvocato esperto di tematiche ambientali Valeria Passeri, che ricorda i disagi alla popolazione di Calzolaro e Trestina per le «evidenti emissioni maleodoranti e per l’intensa circolazione di tir nel cuore del piccolo centro». La domanda che, però, ora circola insistentemente è una soltanto: «Perché finora – si chiede il legale – siffatta procedura ambientale non è stata svolta? Questo cambio di prospettiva è un successo tutto del comitato e della mobilitazione cittadina che, ancora una volta, si è dimostrata determinante e vittoriosa. Ora andremo avanti il comitato è già pronto a intervenire con proprie osservazioni».