Campo Terni Est, concessione e guai: pressing Filipponi

Interrogazione del capogruppo Pd sulla situazione dell’impianto sportivo: in ballo oltre 600 mila euro. C’è anche un contenzioso con l’Istituto per il credito sportivo

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La richiesta di corresponsione al Comune di oltre 600 mila euro e la volontà di avviare o meno il procedimento per il recupero del possesso dell’impianto sportivo. Il tema al centro dell’attenzione è il campo di via Vulcano e coinvolge l’ente palazzo Spada e l’Asd Terni Est: a lanciare l’interrogazione è il capogruppo del Pd Francesco Filipponi che, nel documento, ricostruisce una vicenda iniziata nel 2005.

Lo ‘Strinati’ di Terni

I terreni e la convenzione

L’esponente Dem parte dalla delibera d giunta del 31 marzo 2005, quando «è stato concesso all’Asd Terni Est, il diritto di superficie per anni 30, al corrispettivo di 20 mila euro, su terreni di proprietà comunale limitrofi all’esistente campo di calcio a 11 di via Vulcano, per la realizzazione, ex novo, di campi di calcio a 5 ed a 7 e per la ristrutturazione del fabbricato rurale esistente, con conseguente stipula di contratto rep.36049 del 19 gennaio 2006». La storia prosegue: «Con deliberazione della giunta comunale 207 del 30 aprile 2009, si è approvato lo schema di convenzione da stipularsi tra il Comune di Terni e l’Associazione sportiva Terni Est, per la revoca dell’atto del 19 gennaio 2006 e la contestuale concessione in diritto di superficie per anni 30 degli immobili costituenti l’intero impianto sportivo, comprensivo anche del campo a 11 per il quale risultava necessaria la realizzazione del manto in erba sintetica e di lavori per adeguamento degli spogliatoi».

Francesco Filipponi

La fidejussione e l’Istituto per il credito sportivo

Si arriva al 2011: «Con deliberazione del consiglio comunale 139 del 15 giugno 2011 e 219 del 10 ottobre 2011, si è autorizzato il rilascio – sottolinea Filipponi nell’atto – di una fidejussione ex art.207 del D.Lgs 267/2000, per la contrazione di un mutuo con l’ICS per un importo di 600 mila euro a favore dell’Asd Terni Est (fidejussione rilasciata in occasione della concessione del mutuo alla Asd Terni Est stipulato in data 28 ottobre 2011 per atti dell’avvocato Antonio Germani); con deliberazione della giunta comunale 168 del 6 luglio 2011, si è dato atto dell’approvazione, da parte del consiglio comunale, della citata fidejussione e si è disposta la stipula di un atto di concessione in diritto di superficie al prezzo di 63 mila 500 euro (al lordo dei 20 mila euro già versati per il primo contratto), integrando lo schema già approvato con la citata delibera 207/2009, tenuto conto del parere espresso dalla direzione sport con nota prot. n.208726 del 20 dicembre 2010. Il relativo contratto, tuttora vigente, è stato stipulato dal segretario generale con rep.37603 del 22 luglio 2011 ed ha scadenza al 22 luglio 2041».

Lo ‘Strinati’

Tempi recenti: i debiti

Si arriva al 30 dicembre 2019, quando l’Ics «ha comunicato all’Asd Terni Est e al Comune, che il debito dell’Asd Terni Est per rate di mutuo non pagate, alla data del 18 dicembre 2019 era di 105.149 euro e che, comunque, l’Ics restava – riepiloga Filipponi – disponibile a valutare l’ipotesi di una ristrutturazione del mutuo con il preventivo assenso del garante Comune di Terni, dando la disponibilità ad un incontro tra le parti come già comunicato in precedenti note. Quanto sopra veniva successivamente ribadito nella nota prot.n.11239 del 27 gennaio 2020. Nello specifico, l’Ics comunicava all’Asd Terni Est e al Comune, sia l’importo del debito dell’Asd Terni Est pari alla data del 17 gennaio 2020 a 105.686 euro e sia la disponibilità a valutare l’ipotesi di ristrutturazione del mutuo con il preventivo assenso del garante Comune di Terni, anche attraverso un incontro tra le parti. Con nota prot.n.43713 del 3 aprile 2020, l’Ics ha poi comunicato il nuovo importo del debito da parte dell’Asd Terni Est, pari a 124.680 euro alla data del 3 aprile 2020, chiedendo contestualmente all’Asd Terni Est di versare il dovuto entro il 20 aprile 2020 e che in difetto avrebbe proceduto a dichiarare il mutuatario decaduto dal beneficio del termine; a risolvere il contratto di mutuo, con escussione della fidejussione per 604.482 euro. Nell’immediato, con nota prot.n.45878 del 10 aprile 2020, l’Ente ha chiesto all’Asd Terni Est di saldare il debito verso l’Ics e, in subordine, di avviare il procedimento di ristrutturazione del mutuo, riservandosi di valutarne le relative condizioni finanziarie».

Il sindaco Latini

La risoluzione e il versamento

Negli ultimi mesi ulteriore evoluzione: «Inoltre, al fine di giungere ad una composizione bonaria della questione, le parti interessate hanno – si legge nell’interrogazione – concordato incontri in videoconferenza (per la precisione sono stati svolti 2 incontri), invitando anche il Comune, al fine di valutare il grado di solvibilità della società Terni Est in relazione ad una nuova ipotesi di ristrutturazione del debito. A seguito delle citate videoconferenze, con nota prot.n.55588 dell’11 maggio 2020 l’Ics ha comunicato la risoluzione del contratto di mutuo per insolvenza e chiesto al Comune di Terni il versamento della somma di 604.482 euro. Con nota prot.n.58882 del 19 maggio 2020, l’Ente ha comunicato all’Ics lo stato di dissesto dell’Ente e, conseguentemente, la necessità di formalizzare da parte dell’Ics una istanza di ammissione alla massa passiva in qualità di creditore del Comune. Veniva, altresì, con nota prot.n.59828 del 21 maggio 2020, chiesto all’Asd Terni Est di comunicare eventuali motivi di opposizione al provvedimento dell’Ics di risoluzione del mutuo e di comunicare altresì la distinta dei pagamenti effettuati in favore dell’Ics dall’accensione del mutuo ad oggi (nota inviata con raccomandata ed anche consegnata a mano il 28 maggio 2020, in riferimento alla quale, sono decorsi inutilmente i termini concessi per la risposta. Nel frattempo, con nota prot.n. 59993 del 22 maggio 2020, l’avvocato Domenico Porraro, nell’interesse dell’Ics, proprio assistito, ha comunicato, in risposta alla nota prot.n.5882 del 19 maggio 2020, che il debito del Comune non rientra nell’ambito della competenza dell’Osl, reiterando la richiesta di pagamento entro 10 giorni (entro il 1° giugno 2020). A questo punto, a seguito della richiesta di una riunione operativa svolta presso l’ufficio dell’Osl, alla presenza anche del sindaco, dell’assessore Masselli e dell’vvocatura comunale, si è concordato di confermare la posizione dell’Ente per la vicenda in argomento. Così, con nota prot.n.61681 del 26 maggio 2020, è stato comunicato all’Ics che tutta la documentazione veniva trasmessa all’Osl per gli atti di competenza».

Il sopralluogo e il silenzio

Il 28 maggio 2020 c’è stato un sopralluogo presso l’impianto sportivo «alla presenza dei rappresentanti dell’Asd Terni Est, Gianfranco Puglia e Franco Liguori, per la verifica delle condizioni della struttura. La stessa è risultata in buono stato di conservazione ed in efficienza. Sono stati, inoltre, eseguiti rilievi fotografici delle strutture ed è stata reiterata la comunicazione, già inviata per raccomandata prot.n.59828 del 21 maggio 2020, con consegna a mano nella persona del presidente Gianfranco Puglia. Con nota – prosegue Filipponi – prot.n.63322 del 29 maggio 2020, l’avvocato Domenico Porraro ha confermato il contenuto della comunicazione del 22 maggio 2020; Infine con nota protocollo 66675 del 2020 il funzionario Baroni e il dirigente Carbone in relazione ai fatti sinteticamente riportati, chiedevano al sindaco, al fine di adottare gli atti conseguenti per la tutela degli interessi dell’Ente, di: formalizzare una richiesta all’Asd Terni Est di corresponsione all’Ente della somma di 604.482 euro oltre interessi legali (riservandosi di valutare l’eventuale danno per l’Ente e le eventuali spese giudiziali) in esercizio del diritto di regresso ai sensi dell’art.1950 del Codice Civile, attraverso l’emissione di una ordinanza di ingiunzione; avviare il procedimento volto al recupero del possesso dell’impianto sportivo con dichiarazione di decadenza della concessione in diritto di superficie di cui all’atto rogato dal segretario generale con rep.37603 del 22 luglio 2011 (ai sensi dell’art.10 dell’atto stesso). A seguito di formale accesso agli atti del sottoscritto consigliere l’amministrazione non ha fornito ad oggi ulteriori comunicazioni nonostante sia trascorso un anno; è assolutamente necessario comprendere lo stato dell’arte ad oggi, l’esito del contenzioso con Ics, eventuali modificazioni societarie intervenute nel soggetto concessionario, e le intenzioni dell’amministrazione in seguito alle richieste del funzionario e del dirigente risalenti ad oltre 12 mesi fa».

Le richieste

Concluso il racconto e le premesse, Filipponi interroga la giunta «per sapere se intenda porre in essere azioni nei confronti della situazione dell’impianto di Terni est, sopra descritta ed in particolare la volontà o meno di formalizzare una richiesta all’Asd Terni Est di corresponsione all’Ente della somma di 604.482,03, oltre interessi legali (riservandosi di valutare l’eventuale danno per l’Ente e le eventuali spese giudiziali) in esercizio del diritto di regresso ai sensi dell’art.1950 del Codice Civile, attraverso l’emissione di una ordinanza di ingiunzione; la volontà o meno di avviare il procedimento volto al recupero del possesso dell’impianto sportivo con dichiarazione di decadenza della concessione in diritto di superficie di cui all’atto rogato dal segretario generale con rep.37603 del 22 luglio 2011 (ai sensi dell’art.10 dell’atto stesso) per comprendere inoltre lo stato dell’arte ad oggi, l’esito del contenzioso con Ics, eventuali modificazioni societarie, o alla compagine sociale, intervenute nel soggetto concessionario, e le intenzioni dell’amministrazione sul futuro del prossimo impianto sportivo ovvero la pubblicazione o meno di un nuovo bando di concessione, vista l’importanza che riveste il sito stesso per la collettività ternana».

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