Caos-Ceri a Gubbio, e adesso il pugno duro. ‘Scontro’ con Gualdo

Un venerdì sopra le righe da parte di chi non ha voluto rinunciare alla festa. Neppure in corsia. Presciutti vieta gli spostamenti fra i due comuni. Stirati mena colpi a destra e a manca

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La Festa dei Ceri a Gubbio non si è svolta a causa del Covid-19. Tuttavia venerdì è successo qualcosa che ha fatto scattare un provvedimento inatteso fino a pochi giorni fa e che va controcorrente rispetto alle aperture previste da lunedì: il sindaco di Gualdo Tadino, Massimiliano Presciutti, sabato mattina ha firmato un’ordinanza per limitare gli spostamenti tra i due comuni. Nel pomeriggio ha parlato invece il primo cittadino di Gubbio, Filippo Mario Stirati.

SPECIALE CORONAVIRUS – UMBRIAON

Il sindaco Presciutti

Il venerdì ‘affollato’ e l’atto

Nel provvedimento di Presciutti si precisa che «visto quanto accaduto nella giornata del 15 maggio 2020 (venerdì, ndR) nella città di Gubbio, in occasione della Festa dei Ceri (annullata), con plurimi assembramenti in assenza pressoché totale di dispositivi di sicurezza individuale ed un perpetrarsi per tutto il pomeriggio/sera di atteggiamenti contrari alla normativa tesa a ridurre il rischio sanitario dell’emergenza Covid-19, tali da far temere per una possibile ripresa e diffusione del contagio in tutto il territorio» e «ritenuto sulla base di quanto esposto, di dover limitare gli spostamenti dei cittadini residenti nel Comune di Gubbio verso il Comune di Gualdo Tadino ed ai cittadini residenti nel Comune di Gualdo Tadino verso il Comune di Gubbio quale misura di natura precauzionale tesa a prevenire una possibile potenziale trasmissione e diffusione del virus», si ordina «che con decorrenza dal 16 maggio e per i prossimi 14 giorni, sono consentiti gli spostamenti dei cittadini residenti nel Comune di Gubbio verso il comune di Gualdo Tadino ed ai cittadini residenti nel Comune di Gualdo Tadino verso il Comune di Gubbio, ai sensi dell’articolo 1 del Dpcm 26 aprile 2020, solo se motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute purché venga rispettato il divieto di assembramento e il distanziamento interpersonale di almeno un metro e vengano utilizzate protezioni delle vie respiratorie».

15 APRILE, L’ANNUNCIO DELL’ANNULLAMENTO DELLA FESTA

Filippo Mario Stirati

Il feedback e la reazione a Gubbio

Immediate le repliche social di alcuni cittadini alla pubblicazione dell’ordinanza: «Per la stupidità – viene fatto notare a Presciutti – di poche persone te la prendi con un Comune intero». L’atto è stato trasmesso alla prefettura, alla questura di Perugia, alla polizia Locale di Gualdo Tadino e alle forze dell’ordine attive nelle due aree. Sponda Gubbio, l’amministrazione comunale venerdì aveva evidenziato che «a fronte del comportamento sobrio e consapevole della gran parte dei cittadini e dei ceraioli, nella giornata di oggi decine di persone hanno invece preferito mancare di rispetto alla solennità della nostra festa ed al Santo Patrono Ubaldo, mettendo in pericolo la pubblica incolumità, andando a creare assembramenti in alcune vie della città. La polizia municipale ha quindi identificato alcune persone nei confronti delle quali sono aperti procedimenti di natura penale ed amministrativa; altre posizioni sono al vaglio del comando che procederà nei prossimi giorni ad identificare e segnalare altre persone. Per tutti i coinvolti scatteranno anche le segnalazioni all’autorità sanitaria per gli ulteriori provvedimenti che la stessa riterrà opportuno prendere».

La ‘corsa’ in ospedale

L’incredibile ‘corsa’ in ospedale

Provvedimenti anche verso gli operatori sanitari che sempre venerdì hanno inscenato una finta Corsa dei Ceri nelle corsie dell’ospedale di Branca. Una scena di pessimo gusto, che ha mandato su tutte le furie il sindaco di Gualdo Tadino – a cui il nosocomio fa riferimento – Massimiliano Presciutti: «Non si può, in servizio e in piena pandemia, correre in corsia con un cero seppur in miniatura. Non è accettabile che si usino gli altoparlanti dell’ospedale per mandare a tutto volume la musica della festa. Anche in questo caso occorrono provvedimenti ed esemplari che ovviamente non competono a me. Tutto ciò non può in alcun modo essere tollerato».

Gubbio

Stirati durissimo sulla «minoranza facinorosa»

In questa sorta di psicodramma collettivo, sabato pomeriggio si è tenuta una lunga del sindaco di Gubbio: «Prima che montino – ha esordito Stirati – tutta una serie di reazioni incontrollate e anche capaci di forzare la realtà, è opportuno mettere dei punti fermi. Sono state giornate intense dal punto di vista interiore, venerdì abbiamo vissutp momenti molto concentrati che ci hanno riportato alle più lontane radici dei valori della nostra festa. Questo è stato compreso ed interpretato dalla stragrande maggioranza dei miei concittadini: non possiamo consentire ad una minoranza a dir poco facinorosa, ma soprattutto scriteriata, irresponsabile, di sporcare una giornata come questa. E di gettare fango sull’immagine della città. E soprattutto di non rispettare regole ancora in vigore su tutto il territorio nazionale su assembramenti e distanziamento sociale. Il coronavirus non è stato ancora sconfitto e venerdì, nemmeno a farlo apposta – ha detto il sindaco eugubino – abbiamo avuto un nuovo caso. Occorre che nei confronti di costoro ci sia una reazione durissima, l’ho chiesto alle forze dell’ordine. Qualche nostro vigile urbano è stato addirittura oltreggiato, quasi aggredito. Agiremo con grande fermezza: chiederemo alla magistratura di dare seguito in modo molto drastico a ciò che è accaduto. Senza tolleranze. Siamo stati additati come un modello di comportamento nella gestione della sicurezza per la Festa dei Ceri post fatti di Torino: le due feste sono state indicate come un modello e me lo ha confermato il prefetto questa mattina. Ho serena coscienza di aver fatto tutto quello che potevo fare. Non si può pensare che il sindaco rappresenti l’unico responsabile di ciò che accade e al tempo stesso manifesto tutta la mia solidarietà alle forze dell’ordine. I vigili urbani sono stati maltrattati».

Gualdo Tadino

La possibile ordinanza per la quarantena

Si arriva ai provvedimenti: «Sono state identificate delle persone – ha proseguito Filippo Maria Stirati – rispetto ai fatti incresciosi avvenuti. Se hanno infranto, come pare che sia, i dispositivi di sicurezza e hanno assunto comportamenti che possono essere lesivi da ciò che è previsto in materia di prevenzione, evidentemente vanno messi in quarantena domiciliare. Lo stiamo valutando e non escludo di emettere un’ordinanza in tal senso; è giusto che le persone ne rispondano fino in fondo. Non devono esistere zone grigie. Anche nel mondo dei Ceri occorre fare uno sforzo di questa natura: ho grande rispetto del mondo ceraiolo ma credo che i modelli negativi vadano isolati. Si deve stare dalla parte giusta e condannare quella sbagliata. Il prefetto è rimasto negativamente colpito, come tutti. Credo che i nostri cittadini attendano una risposta molto dura. Ho già dato indicazioni inequivocabili in questa direzione, dovessero essere anche dipendenti del Comune o nostri familiari».

L’ordinanza di Presciutti: «Colpito in negativo»

Infine sull’atto firmato dal collega di Gualdo Tadino: «Sinceramente sono istituzionalmente e umanamente colpito, lasciatemelo dire. Ci trovo pochissimo garbo istituzionale, per usare un eufemismo. Per carità, la preoccupazione per i cittadini la capisco. Ma vale lo stesso per me. Se è un modo per creare difficoltà ad un altro sindaco, è ancora peggio. Tra colleghi dobbiamo essere solidali. Sinceramente mi ha creato molto stupore: per altro Presciutti è anche presidente delle autonomie locali italiane (Ali) dell’Umbria. Sapete che Gualdo e Gubbio litigano dai tempi delle tavole eugubine, creare di nuovo situazioni di conflitto e barricate non è buon modo di coltivare il sistema di relazioni virtuose per migliorare la situazione. Sono molto dispiaciuto e rammaricato. Non faccio polemiche, ma l’amarezza è più pesante della stessa polemica. ‘Zona rossa’? Non è da prendere in considerazione».

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