Capodanno Rai a Terni: «Storia ed emozione»

In una location evocativa una vetrina nel mondo per l’intera regione

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di Fra.Tor.

«Mi hanno detto che Terni è la città delle tre A: amore, acqua, acciaio. E che dalla notte di San Silvestro avrà anche la quarta A, di Amadeus. Ne sono onorato». Il conduttore Rai è arrivato in città giovedì e si prepara alla serata più importante dell’anno. Cinque ore di diretta dalle Acciaierie di Terni, dalle 21 alle 2 di notte, per un capodanno sugli schermi di Rai Uno con ‘L’anno che verrà’, con circa 700 spettatori in presenza, all’interno dello stabilimento. Giovedì mattina l’ultima conferenza stampa in vista dell’evento.

LA VENDITA DEI BIGLIETTI

Latini: «Terni, una città in cui il passato deve nutrire il futuro»

«Una prima volta emozionante», l’ha definita il sindaco di Terni Leonardo Latini. «Che segue la scia dell’emozione di mercoledì nel restituire alla città di Terni la fontana dello zodiaco di piazza Tacito. Sono eventi legati dal punto di vista della narrazione della nostra città. Terni ha grandi aspettative nei confronti de ‘L’anno che verrà’ perché si tratta di una kermesse seguita da milioni di telespettatori e questo ci fa molto piacere, è un momento di promozione forte del nostro territorio. Ma da ternano so che la città ha grandi aspettative proprio per l’anno che verrà, cioè il 2022, perché tutti noi auspichiamo che sarà un anno diverso da quello che stiamo vivendo. Un anno importante anche per le nostre acciaierie, per il loro passaggio di proprietà in cui noi riponiamo speranze per il valore industriale, ma anche perché chi lavora al loro interno ha dimostrato che 140 di storia non sono andati persi e che il nostro sito è appetibile a livello industriale. Di questo tutti noi ne siamo orgogliosi. Ma Terni non è solo acciaio, è una città antichissima e allo stesso tempo molto moderna. Una città complessa, da scoprire oltre ogni stereotipo, una città in cui il passato deve nutrire il futuro. Questa è una scommessa per l’anno che verrà. Inoltre Terni è anche la città delle acque e mercoledì ce lo ha ricordato la fontana dello zodiaco in cui si fondono natura, industria e tradizione. Proprio le acque hanno fatto sì che le acciaierie nascessero qui sfruttando l’enorme energia idroelettrica. Vogliamo tornare a sfruttare le energie del nostro territorio e ripartire con l’orgoglio della nostra identità».

VIALE BRIN ‘BLINDATA’ PER IL CAPODANNO

Amadeus: «Entrando alle acciaierie capisci la forza e l’importanza di questo luogo»

«Il merito di tutto questo va a chi ha messo il massimo per realizzare l’evento, a tutti quelli che sono dietro la macchina organizzativa», ha detto Amadeus. «Abbiamo l’obbligo morale di far sì che il pubblico viva questo evento come un sogno, dobbiamo regalare ai telespettatori una serata che faccia loro dimenticare, almeno per alcune ore, le difficolta che stiamo vivendo. È un onore per la Rai e per ‘L’anno che verrà’ essere a Terni, ma credo che sia un onore anche per l’Umbria ospitare la trasmissione. La regione che ospita il programma balza immediatamente agli occhi del telespettatore che ha la possibilità di conoscere meglio la regione attraverso le ‘cartoline’ che andranno in onda. Il cast della serata sarà ricchissimo, la scenografia è bellissima, in una struttura in cui sono rimasto senza fiato appena l’ho vista. Quando si entra alle acciaierie, e io oggi ci sono entrato per la prima volta, si capisce la forza e l’importanza di questo luogo». Alcuni nomi che Amadeus ha ricordato, tra i protagonisti della serata: Gigi d’Alessio, Clementino, Achille Lauro, Raf, Cristiano Malgioglio, Orietta Berti, Rettore, Massimo Ranieri, Arisa, Fausto Leali, Marco Masini, Alba Parietti, Nek.

Tesei: «Un’occasione importante per l’intera regione»

«Il capodanno Rai in Umbria è un’occasione molto importante per la nostra regione», è intervenuta Donatella Tesei, presidente della Regione Umbria. «Stiamo cercando di portare avanti le bellezze della nostra regione con una campagna di comunicazione che ci ha visto molto collaborativi con la Rai. È proprio in questa direzione che va ‘L’anno che verrà’, un ulteriore strumento per far conoscere l’Umbria nel mondo, perché è una trasmissione a carattere internazionale. Grazie alla struttura tecnica della Regione, all’assessore Paola Agabiti, all’amministrazione comunale di Terni e al sindaco Leonardo Latini, ma il mio doveroso grazie va sopratutto al dottor Carlini, presidente della Fondazione Carit, sempre vicino e sensibile alle esigenze del territorio. Questo evento si svolge in un luogo particolare, importante per Terni e per la nostra regione: le acciaierie e ringrazio la Rai per la grande sensibilità dimostrata. Dobbiamo andare avanti, dobbiamo ripartire e questa trasmissione riempirà il cuore delle persone che la seguiranno anche da casa. Auguri a tutti gli umbri di buon fine anno e di un buon 2022, ne abbiamo tutti bisogno. Auguri anche a tutto il resto del Paese che ci seguirà in tv».

Coletta: «Gli italiani meritano una dose di leggerezza»

Il direttore di Rai Uno, Stefano Coletta, ha spiegato che «nonostante le difficoltà del periodo, ci viene voglia di accompagnare sempre più i telespettatori ad una quota di leggerezza, ma anche di evasione. Gli italiani lo meritano in questo periodo perché la pagina che stiamo vivendo è complicata e di questo devo ringraziare le autorità della Regione Umbria e del Comune di Terni. Amadeus venerdì sera offrirà una serata di intrattenimento fatta di tanti elementi. Ha dimostrato negli ultimi anni di saper davvero contaminare, di saper unire la memoria del passato al presente, ma anche al futuro. Alle acciaierie ternane, che sono una bellissima location, molto evocativa, Amadeus metterà insieme lo spirito del passato, il presente e il futuro attraverso le performance di tante persone che gli sono amiche e che sono nei sui programmi da alcuni anni, tanti volti della famiglia di Rai Uno. Tra tutti vorrei citare Emanuela Aureli, umbra doc che ci racconterà al meglio la bellezza del territorio. Lo spettacolo della notte di San Silvestro è un regalo che la Rai fa alla sua platea augurando a tutti un buon anno, che ci porti davvero una speranza».

Agabiti: «Valorizzare il territorio»

«Quando circa due anni fa iniziammo a pensare di lavorare a questo capodanno eravamo ancora nella fase pre-Covid e stavamo progettando campagne di valorizzazione turistica della nostra regione», ha raccontato l’assessore regionale al turismo Paola Agabiti. «Ci sono molti significati dietro l’evento: un messaggio di speranza perché lo spettacolo, la cultura, l’intrattenimento non si fermano, non si ferma la creatività nella speranza di un anno migliore e un ritorno alla normalità; un messaggio legato al lavoro, le acciaierie sono un luogo in cui generazioni hanno lavorato e proprio dal lavoro dobbiamo ripartire; infine il messaggio del territorio, l’Umbria è meravigliosa e vogliamo far conoscere a tutti questi borghi ricchi di fascino, dove si respira la storia e la tradizione. La collaborazione con la Rai è solo all’inizio, abbiamo tante idee e tanti progetti che cercheremo di realizzare».

Camiglieri: «Costruire un polo importante dal punto di vista turistico»

«Ci abbiamo creduto molto e questo momento vuole rappresentare un invito al rilancio del lavoro, mettersi insieme e ripartire», ha detto il responsabile delle relazioni esterne di Ast, Tullio Camiglieri. «Siamo felici che la Rai e Amadeus possano fare tutto questo da uno dei più antichi stabilimenti italiani che oggi torna in mani italiane attraverso il gruppo Arvedi che lo sta rilevando. Per noi è un momento importante, di cambiamento. Grazie a tutti coloro che hanno contribuito a costruire questo sogno che si sta realizzando, questa è una città che va dall’acciaio all’amore, la città di San Valentino, una città che rappresenta la storia della siderurgia, della ‘old economy’ del paese, ma che ha anche le capacità di costruire un polo importante dal punto di vista turistico».

Carlini: «Il 2022 l’anno del rilancio»

Per il presidente della fondazione Carit, Luigi Carlini, è «un sogno che si avvera, ovvero quello di portare il capodanno Rai a Terni ed inoltre portarlo in un luogo simbolico per la storia della città. Un ruolo dal quale possa ripartire la città. Questo è un momento favorevole per la città perché in due giorni stiamo vivendo momenti importanti anche per il territorio: la fontana dello zodiaco che torna a disposizione di tutti e il capodanno, momenti che lasciano stupiti noi ternani che abbiamo vissuto delle difficoltà. Un coronamento importane su cui la Fondazione ha voluto credere e sviluppare, non è un punto di approdo ma un punto di partenza per quello che potranno essere anche altre iniziative. Un momento di rilancio per tutta la città. Il 2021 lo voglio vedere come un anno di transizione e tutti ci auspichiamo che il 2022 sia l’anno del rilancio e del successo nel raggiungimento di tanti obiettivi».

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